Invitato a porte chiuse dal Presidente degli industriali cuneesi, Franco Biraghi, il Ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa, è tornato a discutere della vicenda legata ai rimborsi che le imprese alluvionate nel 1994 stanno ancora attendendo. Al termine della visita, il Ministro ha evidenziato come la proposta emendativa necessaria a consentire alle imprese piemontesi danneggiate di ottenere i rimborsi da tempo dovuti verrà ripresentata da alcuni parlamentari in sede di conversione di un decreto legge che approderà a breve alle Camere.
“Da anni siamo vicini alle imprese che, segnate dai tragici fatti dell’alluvione del ’94, decisero di chiedere a Inps, Inail e Agenzia delle Entrate il rimborso dei contributi, dei premi e delle imposte pagati in eccedenza a quanto si rivelò, soltanto anni più tardi, essere in realtà dovuto. Non solo: da sempre siamo schierati per evidenziare la gravissima disparità di trattamento con le imprese terremotate della Sicilia che in Parlamento, a differenza di quelle cuneesi, si sono viste approvare emendamenti a loro esclusiva tutela – afferma Franco Biraghi, leader degli industriali cuneesi -. Alle imprese siciliane, infatti, era bastato molto meno per ottenere un emendamento che servisse a metterle in salvo dalle singolari interpretazioni della normativa che oggi condannano le imprese cuneesi”.
“L’emendamento già presentato al decreto fiscale e al decreto mille proroghe – ha aggiunto il ministro Enrico Costa – non è stato discusso in quanto non ammesso per estraneità di materia. In occasione della legge di bilancio, invece, l’emendamento non fu esaminato perché venne posta la questione di fiducia”.
L’incontro in Confindustria ha fatto seguito alla lettera che gli industriali cuneesi avevano inviato lo scorso mese di dicembre a tutti i parlamentari cuneesi per tenere viva proprio la vicenda legata ai rimborsi.