Ven. Nov 22nd, 2024

2017-2019: anche per il prossimo triennio viene confermato l’Ecobonus del 65% per la detrazione dei costi sostenuti per il risparmio energetico nell’ambito della riqualificazione energetica degli immobili. E per tutto il 2017 il 50% viene dato per le ristrutturazioni.

Per l’edilizia il 2017 inizia bene: la riconferma dell’Ecobonus fino al 2019 compreso, il bonus ristrutturazione casa, anche per i non residenti sul territorio italiano, e il Sismabonus, confermano come si voglia dare importanza ad un settore che negli ultimi anni ha patito un po’ troppo la crisi immobiliare del 2007/2008, e che sta vivendo in una “bolla di ridimensionamento” che deve essere fatta scoppiare al più presto. Ed un bel chiodo per sgonfiarla è sicuramente la riconferma della detrazione del 65% dei costi relativi al risparmio energetico, del 50% per le ristrutturazioni, e del range dal 70% all’85% per interventi su edifici nelle zone sismiche, in base alla classe di rischio.
Questo conferma la possiamo vedere sotto un duplice aspetto: il sostegno al settore dell’edilizia, come accennato sopra, che porta a risvolti positivi anche sull’economia in generale, vista l’importanza ed il peso del settore nella produzione di PIL in Italia. E come un aiuto verso le famiglie che, di fronte ad incentivi fiscali, sono più propense alla ristrutturazione ed al miglioramento delle proprie abitazioni.
Cerchiamo di capire bene a chi spetta la detrazione fiscale dell’ “Ecobonus 65 Enea 2017”. Possono accedere persone fisiche, imprese, associazioni tra professionisti, commercianti, Enti non commerciali.
La spesa massima dipende dal tipo di lavori: il miglioramento dell’efficienza energetica tramite una riqualificazione totale di un edificio permette di detrarre spese per lavori fino ad un massimo di 100.000 Euro. La sostituzione infissi e la coibentazione di pareti e soffitti, consentono di detrarre al massimo 60.000 Euro. Per l’installazione di un impianto solare termico si portano in detrazione fino a 60.000 Euro. La sostituzione della caldaia con un nuovo impianto a biomassa o a condensazione ha un tetto di detrazione pari a 30.000 Euro. La detrazione va indicata con l’apposita documentazione modello Unico, oppure nella dichiarazione dei redditi usando il modello 730.
Per le famiglie con redditi che rientrano nella “No Tax Area” c’è la possibilità di usufruire della “Cessione del credito” cedendo il proprio credito all’azienda incaricata di svolgere il lavoro, che poi deve accordare al cliente una parte della detrazione sotto forma di sconto sul lavoro finale. Ma le spese sono relative solo a parti comuni in condomini.

IL SISMABONUS 2017: UNA NOVITÀ PER TUTTI!

Il nome “Sisma” purtroppo riporta alla mente quelle zone che nel 2016 sono state colpite dai vari terremoti in Centro Italia. Ma l’aggiunta della parola “Bonus” riporta il sorriso perché conferma come lo Stato nella Legge di Stabilità sia attento a questo grave problema. Ma cos’è il Sismabonus 2017 e come funziona? Favorisce le ristrutturazioni edilizie con misure antisismiche e prevede due diverse percentuali di detrazione, in base alla riduzione della classe di rischio e del tipo di immobile interessato per la detrazione. Può essere fruito per la prima casa o seconda casa, per l’attività produttiva i condomini, presenti nelle zone 1, 2 o 3 ad alto, medio e basso rischio di eventi sismici.
Per le abitazioni e le attività produttive: riduzione del 70% per classe 1 di rischio, 75% per la classe 2. Per i condomini: 75% per classe 1, e 85% per classe 2 e 3.

I SERRAMENTI: COME FUNZIONA L’ECOBONUS?

I serramenti sono uno degli elementi della casa che, in caso di intervento, sono tra i primi ad essere sostituiti. Riguardano finestre e porte-finestre e, a volte, la porta di casa e sono fondamentali per la qualificazione ed il risparmio energetico di un’abitazione. I requisiti di edificio e serramenti che devono essere soddisfatti non sono pochi, per poter usufruire dell’Ecobonus. Vediamo insieme quali. Si possono inserire nella domanda di detrazione:

Schermature solari esterne (incluse le persiane) e dispositivi per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento (anche aria calda).

Se l’intervento riguarda l’intera casa la detrazione sale al 75%.

Se i lavori di riqualificazione energetica superano il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, l’Ecobonus sale al 70%.

Se gli interventi riguardano anche il miglioramento della prestazione energetica estiva, e non solo invernale, la detrazione fiscale è del 75%.

La detrazione fiscale include anche le spese per le strutture accessorie ai serramenti come, ad esempio, “scuri”, persiane e cassonetti nel telaio dell’infisso. I serramenti devono essere rivolti verso l’esterno o verso locali della casa in cui non si sia una fonte di calore. Questo perché devono delimitare il volume riscaldato dell’edificio.
I serramenti devono rispettare un determinato limite di trasmittanza termica che riguarda la quantità di calore che si disperde all’esterno in base al materiale di cui è fatto un serramento. Più la qualità del serramento è alta, meno il calore viene disperso, ottenendo così una prestazione di risparmio energetico migliore. Di questi aspetti ne parliamo con i professionisti del settore che, grazie alla loro esperienza, possono consigliare al meglio i nostri lettori.

TINTEGGIATURA PER LA CASA: I VANTAGGI FISCALI

Agevolazioni fiscali imbianchino? Si può! La tinteggiatura delle pareti interne ed esterne di un’abitazione può rientrare nel campo sia delle ristrutturazioni edilizie, che del risparmio energetico per le detrazioni fiscali. Cerchiamo di capire quali sono i casi specifici a riguardo.

Per le pareti interne della casa se parliamo di abitazione privata, questa operazione non si può fare rientrare nella detrazione fiscale, a differenza di quella relativa a tinteggiatura interna di un condominio che può rientrare in questo ambito, incluse cantine ed autorimesse condominiali.
Però la singola unità abitativa rientra nell’ambito delle detrazioni fiscali se si tinteggiano pareti interne in seguito a lavori di demolizione o di costruzione di nuovi muri divisori o di messa a norma dell’impianto elettrico, o se si devono costruire o demolire pareti interne.

Per le pareti esterne bisogna fare una distinzione: per quelle condominiali la detrazione fiscale si ottiene sempre, perché la tinteggiatura viene considerata opera di ristrutturazione edilizia, incluso il ponteggio. Per le abitazioni private solo se si cambia colore o se si rientra in maggiori lavori quali ad esempio il cambio degli infissi o dei serramenti esterni.
Esiste un terzo caso: se la tinteggiatura rientra in opere per il risparmio energetico. Concerne sia pareti interne che esterne per abitazioni private o condomini. Questo perché le pareti rientrano tutte nell’isolamento, grazie alla sistemazione precedente di un “cappotto” per il risparmio energetico.
La tinteggiatura fai-da-te rientra nelle detrazioni fiscali in seguito ad opere di ristrutturazione edilizia o di risparmio energetico. Gli strumenti utilizzati per tinteggiare sono esclusi perché riutilizzabili. L’ammontare della detrazione è del 50% sull’importo massimo della spesa ammessa al beneficio.

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