Uno dei progetti promossi da Apro formazione, il centro di formazione attivo fra Alba, Langhe, Roero e Canelli è l’indagine “Alba Tech 4.0”.
Molte le peculiarità emerse dallo studio presentato in anteprima il maggio alla presenza di Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo, Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo e Antonio Sansone sindacalista Cisl: il numero di oltre 100 Pmi industriali e artigiane che danno lavoro ad oltre 3.000 addetti, le molte aziende “tech” che hanno diversificato rispetto all’iniziale filiera “agri-food” diventando leader in altri settori. E infine come, direttamente o indirettamente, l’opera formativa iniziata sessant’anni fa dal nostro fondatore Don Gianolio sia stata un vero e proprio “incubatore” di molte di queste imprese, avviate o gestite in ruoli di rilevanza da numerosi ex allievi e ex formatori.
L’indagine “Alba tech 4.0” nasce come punto di partenza per un’azione di conoscenza, identità e cultura territoriale sul settore tecnologico albese. Lo studio, affidato al ricercatore ticinese Furio Bednarz, è stato realizzato coinvolgendo le più importanti aziende ed è solo la prima di una serie di iniziative volte a fare emergere le unicità del settore tecnologico albese che, in un territorio leader per le aziende dell’agroalimentare, dell’abbigliamento e dell’accoglienza turistica, è altrettanto innovativo e radicato con eccellenze riconosciute anche oltre i confini nazionali.
In questi giorni copie dell’indagine sono in distribuzione ad enti, aziende, scuole e istituzioni con l’intento di contribuire ad una maggiore consapevolezza sulla rilevanza della “cultura tecnologica”. È possibile ritirare, fino ad esaurimento, una copia gratuita dell’indagine presso la sede Apro di strada Castelgherlone 2/A ad Alba. La ricerca è anche disponibile in formato elettronico su http://digital.aproformazione.it/alba-tech.
Per consultare la rivista cartacea: https://issuu.com/im-com/docs/terra_e_tradizione_-_2018-04