Il premio letterario “Asti d’Appello” quest’anno è stato vinto da “Resto qui” di Marco Balzano, edito da Einaudi e proveniente dal Premio Strega.
La scelta della giuria è stata così motivata: “Per una storia di sofferenza, prevaricazione e coraggio personale, testimonianza di esperienza dimenticata, di un territorio e di una comunità. Per l’importanza di una diversità e delle sue vicende. Per la capacità di disegnare le personalità dei protagonisti nella misura di uno stile fluido ed efficace”.
All’autore sul palco del Teatro Alfieri è stato consegnato dal presidente dell’associazione Premio Asti d’Appello Piero Ghia un assegno da 10 mila euro lo scorso 25 novembre. Inoltre “Resto qui” si è aggiudicato anche il premio speciale della giuria popolare, ricevendo dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti Alberto Sinigaglia, che ha fatto le veci del presidente e amministratore delegato di Aurora Cesare Verona, un’esclusiva penna stilografica Hastil. Una penna Aurora è andata anche a tutti gli altri scrittori in gara.
La cerimonia, tenutasi al Teatro Alfieri di Asti e condotta da Chiara Buratti con le “incursioni critiche” di Massimo Cotto (che ha moderato anche l’incontro on gli scrittori in Sala Pastrone), si è chiusa con lo spettacolo “I peccati di Rossini” con la soprano Cinzia Forte, il pianista Marco Scolastra e la voce narrante di Sandro Cappelletto, autore anche del testo.
Si tratta di un premio letterario molto originale perché rimette in gioco i finalisti dei principali premi letterari italiani, quelli che non hanno vinto i rispettivi principali concorsi. Un “appello” che offre a romanzi di sicuro valore un’altra possibilità.
Foto Franco Rabino da www.premioastidappello.org