«Oggi la nostra società riesce a far convivere senza grossi problemi la negazione dell’utilità del commerciante tradizionale, con la sua sostituzione attraverso nuove figure che svolgono una funzione simile a quelle vecchie. Un “negoziante” è colui che seleziona le cose per il cliente, ne garantisce la qualità e soprattutto ne racconta il contenuto; è capace di trasmetterne un valore, di far vivere all’acquirente un’esperienza. Insomma, anche oggi, nonostante tutto, la figura del commerciante è una presenza indispensabile, che supera di gran lunga il bisogno del bene acquistato in quanto diventa l’ambasciatore del prodotto stesso, il suo promotore, garante, difensore, in ultimo venditore». Queste le parole di Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, con le quali ha aperto i lavori della convention “UniversoFuturo. Verso nuove visioni” che si è svolta venerdì 27 settembre nella cornice del complesso monumentale di San Francesco a Cuneo alla presenza di oltre 300 rappresentanti del mondo delle imprese e delle istituzioni della provincia di Cuneo. L’evento, giunto alla sua seconda edizione, è stato organizzato da Confcommercio Imprese grazie al sostegno della Camera di Commercio di Cuneo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e di Ubi Banca oltre a Egea Group, Vittoria Assicurazioni e Confabitare per fornire chiavi di lettura nuove alle dinamiche che interessano oggi il commercio.
«Ma quanti dei commercianti di oggi sono consapevoli dell’alta missione che possono svolgere? – ha proseguito Chiapella rivolto alla platea –. Certo, il commerciante del terzo millennio non è più quella figura avventurosa e romantica che affrontava lunghi viaggi alla ricerca di merci pregiate per poi venderle nella sua bottega di paese. Oggi, come si dice, basta un click. Cambiano sì gli strumenti e la tecnologia, ma non cambia la funzione che dobbiamo svolgere. Il commerciante ha la grande chance di recuperare il suo ruolo tradizionale perché le nuove formule del commercio non saranno mai in grado di svolgerlo».
Introdotti da Marco Manfrinato, segretario generale di Confcommercio Provincia di Cuneo, si sono alternati per i saluti istituzionali il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, la presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia del Piemonte, Maria Luisa Coppa, il vice presidente della CCIAA di Cuneo, Mauro Gola, e il presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta.
A seguire gli interventi dei relatori con l’attesa lezione “Il feticismo del mercato” del filosofo Umberto Galimberti che ha coinvolto i partecipanti portandoli a riflettere su alcune dinamiche profonde che interessano il nostro mondo. In particolare, come oggi non ci sia più distinzione tra “servo e padrone”; sono sullo stesso livello e la loro unica contrapposizione è con il mercato, vero e unico padrone, per quanto intangibile e sfuggente, delle nostre vite. Una teoria, quella di Umberto Galimberti, che si presenta come chiave di lettura del nostro tempo, segnato da una crisi di valori innescata dallo strapotere del denaro. Ma cosa possiamo fare? Renderci conto e conoscere il “paesaggio che abitiamo” non chiedendoci come uscirne, ma mettendoci in ascolto, ad esempio, del mondo che vivono i giovani, fatto di velocizzazione del tempo, più che di riflessione. «Quando i nostri giovani si aprono a una finestra di dialogo con noi, dobbiamo metterci in ascolto, ma con l’atteggiamento curioso di chi è realmente interessato a conoscere il loro mondo, senza giudicarlo», ha concluso Galimberti.
Dopo i saluti dei principali partner della convention, la mattinata è andata avanti con il coinvolgente intervento dello speech-performer e illusionista Walter Rolfo dal titolo “L’arte di realizzare l’impossibile”. Un viaggio affascinante in cui i partecipanti hanno scoperto la necessità di abolire la parola “impossibile” dal proprio stile di vita, in quanto la maggior parte delle difficoltà sono superabili utilizzando le straordinarie risorse della mente umana, macchina perfetta con potenzialità inespresse se ne si conoscono i segreti. «Quante volte abbiamo pensato ‘è impossibile’? Nella maggior parte dei casi abbiamo perso un’occasione», ha dichiarato Rolfo. Venendo al commercio, l’azienda che sa innovare meglio e più rapidamente è quella che è destinata a sopravvivere. Il cliente ama essere “coccolato”, oggi ancora di più, ed è disposto a spendere anche cifre di una certa rilevanza per vivere esperienze ed emozioni.