Sab. Nov 23rd, 2024

 

Bilancio certamente positivo per la 89a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, un’edizione ricca di novità che rispecchiano il progetto di rinnovamento e posizionamento voluto dall’Ente Fiera  per innalzare il livello della propria offerta per soddisfare visitatori sempre più esigenti, provenienti da ogni parte del mondo.
Il profilo dei visitatori che scelgono Alba e le colline Patrimonio Unesco di Langhe, Monferrato e Roero per un’esperienza di qualità alla scoperta del Tuber magnatum Pico è decisamente alto e qualificato sia in termini culturali che di capacità di spesa. Sono quasi il 70% i turisti stranieri che arrivano per la maggior parte da Svizzera, Germania, Stati Uniti, Francia, Regno Unito con una crescita, negli ultimi anni, di Brasile e Australia. Nell’ultimo decennio l’incremento di visite in autunno (nei mesi di ottobre e novembre) nel nostro territorio è cresciuto di circa il 60%, con i numeri dell’anno scorso che confermano e rilanciano un aumento del +6,5% nei pernottamenti. Nel periodo della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si è registrato un costante sold out che ha interessato non soltanto gli alberghi che circondano la capitale delle Langhe, ma le strutture ricettive di tutto il Sud Piemonte, indicato da Lonely Planet “Best in travel” come destinazione da non perdere nel 2019.
Oltre 100 mila sono stati gli ingressi al Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. Attesissimi gli appuntamenti dell’Alba Truffle Show, il tempio del gusto accanto al Mercato Mondiale, dove i protagonisti sono stati i 41 chef ospiti, di cui 26 Stelle Michelin, che hanno saputo accostare, in veri e propri spettacoli culinari, il proprio gesto creativo al Tartufo Bianco d’Alba. I Foodies Moments hanno riscontrato la presenza del 73% di pubblico straniero con provenienze da 38 Paesi del mondo.
Un crescente successo – registrando il tutto esaurito con quasi il 60% di stranieri provenienti da 9 diversi Paesi – anche per le Ultimate Truffle Dinner, due esclusive cene benefiche a favore del ripristino delle tartufaie organizzate in sala Beppe Fenoglio.
Al centro di tutte le esperienze regna il Tartufo Bianco d’Alba, protagonista di una annata dall’andamento non costante in termini di produzione, ma sempre presente e di qualità eccellente in tutte le aperture del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, proveniente dalle colline piemontesi di Langhe, Monferrato e Roero. All’interno del Mercato sono stati controllati e certificati dall’apposita “Commissione Qualità” più di 600 kg di Tartufo Bianco d’Alba. E se la buona stagione è certamente frutto delle condizioni metereologiche che hanno favorito la crescita del Tuber magnatum Pico, è importante il grande lavoro che la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba insieme al Centro Nazionale Studi Tartufo effettua sulla tutela e il ripristino delle tartufaie naturali cui anche in questa edizione sono stati devoluti parte dei ricavi delle Analisi sensoriali del tartufo così come delle Ultimate Truffle Dinner. Il prezzo nel corso della stagione è oscillato tra i 250 e i 380 euro senza mai toccare il picco dei 400 euro all’ettogrammo. «Si allarga ancora la provenienza dei cittadini del mondo che mossi da una sempre rinnovata promozione raggiungono Alba e le colline del Piemonte – dichiara Antonio Degiacomi Presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo –. Per mantenere la grande reputazione del Tartufo bianco d’Alba bisogna moltiplicare l’impegno a tutelare ed estendere gli ambienti tartufigeni in un lavoro coordinato tra istituzioni pubbliche, proprietari dei terreni e liberi cercatori. La candidatura Unesco della cerca e cavatura del tartufo in Italia sta aiutando a raggiungere una sempre maggiore consapevolezza degli aspetti culturali e ambientali. Come Centro Studi stiamo intensificando l’attività per la formazione di esperti, consumatori, giovani delle scuole alberghiere e prepariamo un convegno per il prossimo anno di aggiornamento sugli studi in corso di biologia ed ecologia dei funghi ipogei». La stagione del Tartufo Bianco d’Alba, cominciata il 21 settembre con l’evento Tuber Primae Noctis al Pavaglione di San Bovo di Castino, va oltre la Fiera e continua fino al 31 gennaio.
Immancabile anche in questa edizione Alba Truffle Bimbi, il padiglione dedicato alle famiglie e ai bambini, che ha permesso ad oltre 5 mila bambini (di cui 3.800 in Fiera e 1.200 nel corso della settimana con gli incontri dedicati alle scuole) di vivere la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco da protagonisti durante i fine settimana. «Quest’anno abbiamo raccontato ai bambini il nostro territorio non solo attraverso tanti nuovi giochi di legno – dichiara Renato Priolo, presidente dell’Associazione Sinergia Outdoor e ideatore di Alba Truffle Bimbi –, ma anche attraverso i nuovi laboratori che hanno animato tutti i nostri pomeriggi. Grazie alle avventure del cane Tabui i più piccoli hanno potuto allargare la propria esperienza trasformando oggetti di uso quotidiano in divertenti creazioni e hanno giocato scoprendo l’unicità delle colline di Langhe Monferrato e Roero e del loro patrimonio di sapori e tradizioni».
L’89a edizione della Fiera ha confermato l’interesse dei grandi media e giornali, internazionali e italiani. Sono circa 180 i giornalisti accreditati che hanno visitato il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba e il territorio di Langhe Monferrato e Roero nelle otto settimane di evento, provenienti da tutta Italia e da oltre 15 paesi del mondo, dai mercati europei di prossimità ai più lontani come Russia, Australia, Israele, Cina e Stati Uniti a testimonianza di grandi testate come TF1 France, REN TV – Russian Tv Channels, CNN e USA Today.
Aspettando la 90a edizione della fiera, che aprirà i battenti il 9 ottobre 2020, gli appuntamenti enogastronomici di alto livello non si esauriscono in questo weekend. Lunedì 2 dicembre alle 19 nel Relais Villa d’Amelia di Benevello si terrà una speciale serata di presentazione del territorio di Langhe Monferrato e Roero e dei due prodotti di eccellenza, Nocciola Piemonte IGP delle Langhe e Tartufo Bianco d’Alba.
L’iniziativa prevede la presenza di 24 chef provenienti da tutta Italia e dall’Europa, ognuno di loro preparerà un piatto a base di Nocciola Piemonte IGP delle Langhe, anche abbinata al Tartufo Bianco d’Alba. La sera permetterà ai partecipanti di scoprire la versatilità della nocciola in cucina e l’eleganza del tartufo anche con ricette non convenzionali. L’evento è acquistabile sul sito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba al seguente link https://www.fieradeltartufo.org/eventi-fiera-del-tartufo/tutti-i-gusti-della-nocciola/
«Si conclude con grande successo questa edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – dichiara Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba –, conservando negli occhi e nel cuore i tanti volti dei turisti, degli ospiti e degli amici che hanno raggiunto la nostra Fiera e le nostre colline nelle ultime otto settimane. Una grande soddisfazione possibile grazie ad un efficace lavoro di squadra, in straordinaria sinergia fra pubblico e privato, che si impegna per valorizzare un intero territorio attraverso il Tuber magnatum Pico. Siamo felici di intraprendere un percorso al fianco di nuovi partner e aziende private che rappresentano eccellenze italiane nel mondo, consapevoli che possano essere un valore aggiunto e uno stimolo sempre maggiore alla crescita. Allo stesso tempo proseguiamo il lavoro di relazione con gli amministratori e gli enti pubblici sia locali che nazionali per progettare insieme il futuro in un’ottica di collaborazione. Nel ringraziare ogni piccola e grande partecipazione attiva, il nostro pensiero è già concentrato sul 2020 quando festeggeremo insieme i novant’anni della Fiera con un’edizione indimenticabile».
«È un orgoglio chiudere la Fiera per la prima volta da sindaco – afferma Carlo Bo, sindaco di Alba –un’edizione di grande successo sia in termini di presenze sia come qualità e quantità delle iniziative presentate. E’ sempre più una Fiera del territorio, con la città di Alba a guidare un’area più ampia che contribuisce ad ampliarne l’offerta e beneficia di flussi turistici importanti.
I risultati sono il frutto di un grande lavoro di tutti gli enti e le persone coinvolte che ringrazio, l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, il Centro Nazionale Studi Tartufo, volontari, borghi, privati e le associazioni di categoria.
Sono soddisfatto delle sinergie create con altri territori; molte sono state le occasioni di incontro e scambio come le altre città creative Unesco e si sono poste le basi anche per una condivisione di obiettivi con le montagne olimpiche della Via Lattea e con le regioni a noi confinanti, la Valle D’Aosta e la Liguria.
L’amministrazione sarà sempre al fianco della Fiera, vero gioiello della nostra città, adoperandosi per raggiungere assieme traguardi importanti».
«Anche quest’anno la Fiera del Tartufo bianco d’Alba si conclude con un grande successo – dichiara Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero –. L’offerta di grande interesse della Fiera attrae un target sempre più diversificato nei mercati, ma anche nei segmenti come quello del lusso. I numeri della Fiera confermano il trend di crescita dei turisti che visitano Alba e le Langhe Monferrato Roero durante l’autunno. Quello della Fiera è un brand ormai consolidato che consente di promuovere il territorio in tutto il mondo in maniera competitiva. Di recente infatti siamo stati a New York, Mosca, Londra, Copenaghen e Dubai; a breve andremo a Boston, Miami, Washington, Chicago e San Francisco. I nostri interlocutori principali sono giornalisti ma anche tour operator e opinion leader. Mi ritengo molto soddisfatto del lavoro svolto dall’Ente Turismo durante questi mesi e faccio i migliori complimenti agli organizzatori della Fiera per la qualità delle iniziative che mettono in campo ogni anno».
«Il Tartufo bianco d’Alba si conferma un ambasciatore del nostro Paese dalla forza straordinaria – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Il successo con cui la Fiera internazionale si chiude, ancora una volta, lo testimonia. Il merito è di questo prodotto unico della nostra terra, ma anche di tutti coloro che lavorano per valorizzarlo e renderlo un traino di sviluppo economico e culturale. Penso allo staff dell’Ente Fiera naturalmente, ma anche a tutte le istituzioni, il sistema produttivo e commerciale, ai Borghi e ai nostri incredibili volontari, anima di un evento capace di conquistare il pubblico in arrivo da ogni parte del mondo».

Foto di Davide Carletti

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