Sab. Nov 23rd, 2024

 

Nella sala “Michelangelo Abbado” gremita, nel Teatro Sociale “G. Busca” di Alba, sabato 14 dicembre la senatrice a vita Liliana Segre ha ricevuto il Tartufo dell’Anno 2019. 

A consegnare il prestigioso riconoscimento sono stati tre ragazzi della terza media delle scuole di Priocca e Govone. La cerimonia l’incontro sul palco coordinato dal vice direttore del quotidiano La Stampa Marco Zatterin. 

«Il nome della Città di Alba mi ha sempre colpito – ha detto la senatrice Liliana Segre –. I miei primi anni di vita, quando avevo una famiglia ed una casa, hanno avuto come sottofondo musicale il chiacchiericcio piemontese della mia nonna torinese Olga con Susanna, una giovane cameriera di Mondovì. Erano come due sorelle che chiacchieravano sempre in dialetto. Mia nonna è stata deportata con mio nonno e Susanna continuò a vivere per quarantadue anni in casa nostra. La storia di Alba ed il legame di questa terra con mia nonna è stato il motivo per cui ho colto al volo questo invito. Oggi è bello essere qui, in questo incontro caldo ed affettuoso con il profumo di questo tartufo che mi ricorda l’infanzia. Oggi, non mi curo delle critiche e delle minacce: voglio sentire tutte le voci che sono tantissime delle persone che incontro e di quelle che mi scrivono. Questo è un mare di belle cose che azzera completamente critiche e minacce». 

Dichiarano congiuntamente il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco di Alba Carlo Bo ed il presidente dell’Ente Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba Liliana Allena: «I Tanti sindaci e soprattutto i moltissimi giovani presenti al teatro sociale di Alba sono la testimonianza del carattere di questo territorio, baluardo di democrazia durante la seconda guerra mondiale. Quello della consegna del Tartufo dell’anno alla senatrice Liliana Segre è un momento fra i più belli della storia della Fiera del Tartufo, non solo perché fra i molti impegni di questo periodo la senatrice ha scelto di venire ad Alba per ricordare i 70 anni della medaglia al valor militare alla città, ma soprattutto perché il suo esempio ricorda che oggi non bisogna tentennare nel dichiararsi antifascisti e nel testimoniare nel quotidiano che l’odio e l’indifferenza si devono combattere tutti i giorni, anche attraverso l’amore e il rispetto del proprio territorio. Come ci ha detto Liliana Segre “senza storia come fa ad esserci la memoria?”. Bisogna sapere quando e perché sono accadute le cose del passato per disegnare un futuro più giusto e ostinatamente proseguire nella battaglia contro l’odio». 

Il tartufo dell’anno, del peso di 170 grammi, è stato offerto da Gianfranco Curti di Tartufo Ponzio di Alba. 

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