E’ positivo il bilancio della prima visita al sito Unesco nello Yunnan da parte di una delegazione piemontese. Si tratta di una delle province economicamente più dinamiche della Cina, con 50 milioni di abitanti su un’estensione di 394 mila chilometri quadrati (più dell’Italia) e un Pil che cresce del 9% all’anno.
La delegazione piemontese assistita da Davide Castellani, vice console presso il Consolato generale d’Italia a Chongqing e dal suo staff, dall’11 al 14 dicembre ha avuto una fitta agenda di incontri con le autorità politiche e amministrative della provincia cinese, della prefettura di Honghe e con le università dello Yunnan. A rappresentare la realtà piemontese c’erano il vice presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, il presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato (ente gestore sito Unesco) Gianfranco Comaschi, il direttore sito Unesco Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e esperto del Ministero per i Beni Culturali e del Turismo Roberto Cerrato, la responsabile comunicazione e relazioni esterne sito Unesco Roberta Favrin, per la parte accademica Marco Valle Head of Cultural Heritage & Regional-Urban Development Linksfoundation (soci fondatori Compagnia di San Paolo e Politecnico di Torino), Federica Larcher, rappresentante dell’Università degli Studi di Torino, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari e direttrice del Centro studi per lo sviluppo rurale della Collina.
Al sito piemontese è stata dedicata la mostra multimediale inaugurata nel nuovo Museo della Cultura Hani di Yuanyang, punto di riferimento per la valorizzazione dei Terrazzamenti del riso Patrimonio Unesco dal 2013. Con il sito cinese i Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte hanno siglato il Gemellaggio inserito nel Memorandum internazionale “La Nuova Via della Seta” siglato a marzo durante la visita del presidente Xi Jinping a Roma.
La contea di Yuanyan è caratterizzata dagli splendidi campi di riso terrazzati che scendono dai pendii dei Monti Ailao fino alle rive del Fiume Hong, il Fiume Rosso. «Siamo stati colpiti dalla bellezza del paesaggio con le straordinarie forme geometriche degli specchi d’acqua e delle terrazze dedicate alla coltivazione del riso rosso – commentano Gianfranco Comaschi e Roberto Cerrato –. Attraverso la visita al percorso museale e poi al villaggio millenario di Azheke, sotto la guida della Governatrice Luo Ping, abbiamo colto la ricchezza della cultura e delle tradizioni della minoranza Hani che popola i terrazzamenti conservandone gli usi, i costumi e le tradizioni come in un “museo a cielo aperto”».
La conservazione filologica della storia non preclude tuttavia l’introduzione di forme di innovazione. La Prefettura di Honghe ha infatti illustrato diversi progetti per favorire e incrementare i flussi turistici nell’area: dalla costruzione di un aeroporto e un’autostrada, alla creazione di una App su tecnologia 5G che avrà contenuti anche in italiano.
«Il Piemonte è la prima Regione italiana a sfruttare le potenzialità della Nuova Via della Seta nello Yunnan», commenta Davide Castellani, viceconsole presso il Consolato generale d’Italia a Chongqing. Riprende: «Grazie ai contatti sviluppati nel corso della missione si aprono interessanti prospettive di collaborazione non solo culturale ma anche di carattere economico per le aziende della regione. Tra le opportunità segnalate dal governo dello Yunnan si evidenzia in particolare la partecipazione alla sesta edizione della China South Asia – Expo la più importante fiera dello Yunnan con una forte vocazione sul Sud Est Asiatico».
Per il Vicepresidente della Regione, Fabio Carosso “la visita è andata oltre le migliori aspettative, non immaginavo che si potessero aprire prospettive così interessanti per le nostre aziende. C’è un grande lavoro da fare ma il gemellaggio tra i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato e i Terrazzamenti del Riso di Honghe Hani si è rivelato una preziosa opportunità da sviluppare sotto il profilo non solo culturale ma anche economico. Il riconoscimento Unesco, che interessa il 40% del nostro territorio, è il passaporto che favorisce l’internazionalizzazione delle nostre aziende e contemporaneamente attrae un sempre maggiore numero di stranieri nelle nostre colline».
Commentano infine Gianfranco Comaschi e Roberto Cerrato «Abbiamo avuto l’occasione di confrontarci su una prima serie di tematiche che nei prossimi mesi giungeranno ad una scelta condivisa dei due siti. Pensiamo ad attività di scambio culturale e progettuale che riguarderanno i cambiamenti climatici, la sostenibilità ambientale, la tradizione e conservazione del patrimonio. Il nostro sito è stato individuato per le “best practices” in materia di management dei beni culturali e paesaggistici e su questo tema è stata richiesta esplicitamente una collaborazione.
Il 2020 sarà “l’anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina” e rappresenterà il 50° anniversario dei Rapporti bilaterali tra Italia e Cina: “Abbiamo invitato la delegazione della Provincia dello Yunnan a visitare il sito Unesco Langhe Roero e Monferrato nel mese di settembre che rappresenta uno dei momenti più belli e suggestivi dell’anno dal punto di vista del paesaggio e delle feste tradizionali».