A partire da domani, lunedì 2 marzo, il Piemonte ritorna gradualmente alla normalità. Lo ha deciso il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Da lunedì riapriranno musei, cinema, piscine, attività sportive e si potranno nuovamente svolgere eventi e manifestazioni. A comunicarlo è stato il Presidente della Regione nel corso di una conferenza stampa svoltasi questo pomeriggio di sabato nella sede dell’Unità di crisi istituita presso la sede della Protezione civile a Torino.
Anche le scuole avrebbero dovuto riaprire lunedì. Ma il Presidente della Regione, per maggiore precauzione, ha adottato invece una misura diversa e autonoma di concerto con l’Ufficio scolastico regionale, sentiti anche il Presidente del Consiglio e il Ministro della Salute: lunedì e martedì riapriranno gli edifici scolastici solo per il personale in modo da consentire un’azione straordinaria di igienizzazione delle aule e degli ambienti per tutte le scuole piemontesi. Da mercoledì riprenderanno regolarmente anche le lezioni con gli studenti.
Il Presidente ha precisato di aver assunto questa decisione per una maggiore sicurezza. Le giornate dedicate all’igienizzazione, ha aggiunto ancora il Presidente, serviranno anche come misura precauzionale per avere due giorni in più per valutare intanto l’evoluzione dei contagi nelle aree del Piemonte confinanti con le zone focolaio della Lombardia e della Liguria.
La Protezione civile regionale si metterà a disposizione delle scuole che incontreranno difficoltà nello svolgimento operativo di queste disposizioni, per le quali la Regione ha previsto anche delle risorse.
Oggi, domenica 1° marzo, restano in vigore le disposizioni vigenti, in linea con quanto previsto dal decreto nazionale.
Intanto è stata completata l’operazione di rientro della comitiva astigiana che era rimasta bloccata ad Alassio. L’operazione di emergenza sanitaria ha consentito il rientro a casa dei componenti della comitiva alloggiata in un albergo del centro ligure. L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte ha ringraziato tutti gli operatori che hanno collaborato, il personale sanitario, gli elicotteristi del 118 piemontese, il personale della Croce Rossa, compresi i volontari e tutte le forze dell’ordine che hanno garantito la sicurezza, in particolare il maggiore dei Carabinieri, Massimo Ferrari.
Fondamentale è stato il supporto del Dipartimento di Emergenza 118, che doveva intervenire con somma urgenza per separare le persone positive al test da quelle negative. Grazie all’utilizzo dell’elicottero, in poco meno di un’ora i sanitari si sono trovati sul posto, mentre da Genova stavano arrivando i risultati dei test. Sono quindi entrati nell’hotel e hanno diviso le persone, indirizzato le 24 positive su un mezzo e le restanti 8 negative su un altro.
Un grazie particolare è stato espresso dall’assessore alla Sanità al direttore dell’elisoccorso, dott. Roberto Vacca, che ha perfettamente diretto le operazioni sanitarie e ha consentito all’assessore di essere presente sul posto per coordinare le operazioni di rientro, in collegamento con l’unità di crisi a Torino.
Inoltre l’Associazione nuova generazione italo cinese, a nome dell’Associazione Wenzhounesi Uniti nel mondo e Giovani Wenzhounesi, ha consegnato e donato all’Unità di Crisi della Regione Piemonte, 6.000 guanti monouso, 1.900 mascherine 3M, 660 occhiali protettivi e 30 tute monouso.
In corrispondenza con la consegna del materiale, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte ha espresso la riconoscenza della Regione e dell’Unità di crisi ai wenzhounesi in Italia e nel mondo per il loro importante e significativo aiuto all’Italia e al Piemonte, in questo particolare momento di emergenza sanitaria. In particolare, sono stati ringraziati la Fondazione Zhi Ai di Zhejiang e una donatrice wenzhounese di cognome Lu.
Si tratta, è stato annunciato, di un primo lotto, al quale seguiranno altre donazioni delle stesse associazioni, anche per altre regioni italiane in difficoltà. L’assessore regionale alla Sanità ha inoltre ribadito il plauso alla comunità cinese in Piemonte per il senso di responsabilità e collaborazione manifestato in questi giorni attraverso la quarantena spontanea messa in atto dai propri cittadini residenti sul territorio piemontese.
Nella foto il materiale donato alla Regione dalla Comunità cinese