Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dato il via alla nuova campagna social “Libera puoi” a sostegno delle donne vittime di violenza per le quali “la casa, non è il luogo della sicurezza”.
Anche il Comune di Asti, attraverso l’assessore alle Pari Opportunità Elisa Pietragalla e alla Commissione Pari Opportunità, sostiene la campagna e lo fa attraverso un video che promuove il supporto a tutte le donne vittime di violenza domestica invitandole a contattare il numero 1522 attivo h24 o a scaricare l’app “1522” disponibile su IOS e Android, che consente alle donne di chattare con le operatrici e chiedere aiuto e supporto in tutta sicurezza.
Il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Pietragalla ricordano come in questo delicato momento sia importante dare le giuste informazioni e supportare tutti i cittadini, soprattutto le fasce più fragili: «Le vittime di violenza non devono sentirsi sole, nemmeno in questo momento così difficile per tutti; le case rifugio e i centri antiviolenza sono aperti, per sostenere chi è in difficoltà e per continuare a dare speranza a chi si rivolge a loro».
A dar maggiore forza al video messaggio diffuso dall’assessore Pietragalla anche la presidente della Commissione Comunale Pari Opportunità della Città di Asti, Nadia Miletto afferma: «È importante condividere e diffondere con ogni sforzo il messaggio che anche durante l’emergenza da coronavirus è possibile sottrarsi alla violenza e chiedere aiuto rivolgendosi al numero 1522».
Come sostengono i testimonial della campagna “Libera puoi”: “La porta per uscire dalla violenza si può sempre aprire”. Il video promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Città di Asti è visibile sulla pagina facebook della Commissione Pari Opportunità e sul sito del Comune di Asti.
Per quanto riguarda i dati dei contagi del Coronavirus in Piemonte, aggiornati alla serata di ieri, lunedì 30 marzo, sono 88 i pazienti guariti dalla malattiva, (con un aumento di 13 rispetto al giorno precedente), cosi suddiviso su base provinciale: 5 in provincia di Alessandria, 10 in provincia di Asti, 2 in provincia di Biella, 12 in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara, 34 in provincia di Torino, 10 in provincia di Vercelli, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 provenienti da altre regioni.
Altri 243 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.
Per quanto riguarda i decessi, sono 61: 1 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Asti, 1 in provincia di Biella, 3 in provincia di Cuneo, 1 in provincia di Novara, 35 in provincia di Torino,14 in provincia di Vercelli, 2 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 provenienti da fuori regione. Il totale complessivo è ora di 795 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 156 ad Alessandria, 35 ad Asti, 69 a Biella, 53 a Cuneo, 104 a Novara, 271 a Torino, 46 a Vercelli, 47 nel Verbano-Cusio-Ossola, 14 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Infine la situazione dei contagi: Sono 8.835 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte, secondo i dati dell’Unità di crisi della Regione: 1.287 in provincia di Alessandria, 407 in provincia di Asti, 477 in provincia di Biella, 687 in provincia di Cuneo, 741 in provincia di Novara, 4.193 in provincia di Torino, 456 in provincia di Vercelli, 382 nel Verbano-Cusio-Ossola, 83 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 122 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 454. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 26.578, di cui 15.283 risultati negativi.
Nell’immagine un fotogramma del video