Gli uffici di Stato Civile di Asti, nella gestione quotidiana dei provvedimenti legati ai decessi per Covid 19, si trovano purtroppo anche di fronte a famigliari che oltre al dolore per il lutto subito, sono confusi a causa della cattiva informazione circolata rispetto alla gestione delle salme per i decessi da Coronavirus. Purtroppo circolano informazioni parziali e inesatte fino ad oggi sui social network e appare necessario procedere a fare chiarezza.
Per quanto riguarda i decessi a causa di Covid 19, avvenuti sia a casa che in struttura: non è vero che la gestione della salma spetti allo Stato, al Comune , all’Asl o a qualche altro organismo creato per gestire l’emergenza sanitaria; le famiglie hanno l’obbligo di occuparsi direttamente della scelta dell’impresa di onoranze funebri.
Le imprese si confrontano quotidianamente con gli uffici di Stato Civile del Comune e con la Direzione Sanitaria dell’Asl e hanno ricevuto indicazioni sulle modalità di gestione della salma secondo quanto disposto dal Ministero della Salute, dalla Regione Piemonte e dalla stessa Direzione dell’Asl At.
La famiglia può comunque decidere per la tumulazione nel loculo o l’inumazione in terra non è obbligatoria la cremazione; se il defunto non aveva manifestato in vita la volontà di essere cremato, attraverso l’ iscrizione ad associazioni riconosciute, con disposizione testamentaria o con l’iscrizione al registro comunale per le cremazioni, può esprimere tale scelta il coniuge o in difetto il famigliare più prossimo.
Infine, per ragioni sanitarie questa scelta deve essere effettuata nel più beve tempo possibile, in modo che gli uffici possano procedere a rilasciare le autorizzazioni al seppellimento o alla cremazione. Si ricorda che il seppellimento e la cremazione dovrebbe avvenire entro le 24 ore dal decesso.