Quattro milioni di euro: è questa la cifra investita dalla Regione Piemonte che verrà utilizzata per distillare 42.000 ettolitri di vini che, a causa della crisi da Covid-19, hanno portato le giacenze ben oltre il livello fisiologico.
«Il settore vitivinicolo è estremamente importante per tutto il territorio piemontese: fondamentale per la valorizzazione delle produzioni locali e trainante per l’attività turistica», dichiara il commissario di Confagricoltura Asti Luciano Nieto. «Questo intervento riconosce quindi la specificità del comparto all’interno dell’economia regionale».
L’intesa, che verrà formalizzata con atti normativi nelle prossime settimane, è stata raggiunta nel corso di un incontro tra l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa e i rappresentanti della filiera vitivinicola.
«Grazie a questa iniziativa – afferma Mariagrazia Baravalle, direttore di Confagricoltura Asti – una parte dei viticoltori potrà affrontare la vendemmia con maggiore serenità, evitando squilibri produttivi. Si tratta di una misura quindi importante, ma certamente non esaustiva per risolvere i problemi del comparto».
L’intesa raggiunta prevede che vengano distillati circa 5.000 ettolitri di Brachetto d’Acqui docg, 2.000 ettolitri di Piemonte Brachetto e 35.000 ettolitri di vini delle denominazioni Piemonte e Monferrato, nelle diverse tipologie.