Martedì 22 settembre si è svolta in Provincia a Cuneo la seconda sessione dell’anno di esami per gli aspiranti “trifolao” che intendono praticare l’attività di ricerca e raccolta dei tartufi soprattutto nell’area di Langhe e Roero (tartufo bianco), ma anche per altre specie nel Monregalese e su tutto il territorio della Granda lungo la fascia pedemontana. Ogni anno sono circa un centinaio le domande per partecipare alla selezione ed ottenere i tesserini che autorizzano la raccolta dei tartufi nelle zone libere. Da quest’anno le modalità di esame sono cambiate. Dal colloquio orale si è passati alla forma scritta con 20 domande a risposta chiusa a cui può seguire un orale nel caso in cui il candidato abbia sbagliato più di 5 domande.
La seconda sessione ha visto coinvolte 31 persone, di cui una che arrivava dalla Lombardia perchè le sessioni d’esame in quella regione sono state sospese causa emergenza Covid. L’ultima sessione dell’anno sarà martedì 24 novembre e porterà ad un totale di 98 esaminati nel 2020.
La Commissione esaminatrice per l’accertamento dell’idoneità è affidata ai tecnici del Ufficio Tartuficoltura della Provincia e alle due associazioni dei tartuficoltori della Granda. Al superamento dell’esame di idoneità si ottiene il tesserino che è valido per 10 anni rinnovabili e che attesta il possesso dell’abilitazione alla raccolta dei tartufi su tutto il territorio nazionale. La durata del tesserino (dal 1° gennaio al 31 dicembre) è subordinata al versamento annuale della tassa di concessione regionale (140 euro) da effettuarsi entro il 30 aprile alla Regione Piemonte.
Foto di repertorio dall’archivio della Provincia di Cuneo di Guiot