Ven. Nov 22nd, 2024

 

A partire dalla serata del 24 novembre, fino a domenica 29 le torri medievali di Alba si illuminano di rosso per la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che ricorre il 25 novembre di ogni anno.

L’assessore alle Pari Opportunità Carlotta Boffa dice: «Il colore rosso, simbolo della violenza subita da tantissime donne, sarà visibile da tutti quelli che alzeranno lo sguardo verso le nostre torri. Come le scarpette rosse rappresentano il percorso di ogni singola donna verso la libertà dalla violenza, vogliamo che le torri rosse rappresentino lo slancio verso il cielo di un messaggio di speranza e di pace».

In questi giorni i social hanno risposto molto bene all’iniziativa della Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Alba e in moltissimi hanno aderito alla campagna nazionale #liberapuoi aggiungendo alla foto del proprio profilo il motivo “Akba: Stop alla violenza: Non sei sola – rompi il silenzio chiama il 1522”.

Sul sito del Comune verranno pubblicate le prossime iniziative della Consulta tra cui il progetto educativo rivolto agli studenti degli Istituti superiori di secondo grado della città per sensibilizzare, portare a conoscenza e approfondire il tema della violenza di genere, attraverso il confronto, lo scambio di idee e testimonianze, anche di donne vittime di abuso.

Tra le figure coinvolte vi sarà l’onorevole Lucia Annibali, deputata, Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e autrice del libro (poi diventato film) “Io ci sono, la mia storia di non amore” in cui racconta la sua vicenda personale di tentato omicidio e stalking.

Tra le varie iniziative anche la mostra dal titolo “Universo Donna”, dell’artista Viviana Gonella, proposta dal Comitato per le Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Asti presieduto dall’avvocato albese Mara Demichelis.

La mostra è allestita nell’ingresso del Palazzo di Giustizia di Asti ed è stata pensata per far partire un messaggio di vicinanza alle donne vittime di violenza proprio dal luogo in cui esse possono trovare giustizia.

 

Foto di Gisella Divino

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