Visita in città con tappa in Municipio martedì 3 agosto, per l’assessore regionale all’Agricoltura e Risorse naturali della Valle d’Aosta, Davide Sapinet, accompagnato da alcuni funzionari e collaboratori.
Dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa per la valorizzazione della Fontina Dop della Valle d’Aosta e il Tartufo Bianco d’Alba durante l’edizione 2019 del Vinitaly e il successivo incontro ad Alba, l’assessore valdostano è tornato nella capitale delle Langhe per confrontarsi con il sindaco Carlo Bo, l’assessore al Turismo Emanuele Bolla e la presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena, con il direttore Stefano Mosca.
Durante la riunione, è stata riconfermata ancora una volta la volontà di collaborare per far crescere la sinergia tra le rispettive eccellenze gastronomiche, rallentata fino ad oggi dai lunghi mesi della pandemia. Sono, infatti, state gettate le basi per ospitare la regione Valle d’Aosta durante la 91esima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in programma da sabato 9 ottobre a domenica 5 dicembre.
Il sindaco Carlo Bo spiega: «Dai due anni trascorsi dalla firma del protocollo, purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria non abbiamo potuto far incontrare fontina e tartufo come avremmo voluto. La giornata di oggi è stata l’occasione per ribadire che intendiamo portare avanti quello che abbiamo definito un matrimonio perfetto fra i nostri due prodotti di punta. L’obiettivo comune è promuovere i nostri territori, vicini non solo geograficamente, ma accomunati dall’eccellenza enogastronomica, ambientale e paesaggistica, per proporre ai nostri visitatori un’offerta sempre più ampia e completa».
«Il claim filo conduttore di questa nuova edizione della Fiera internazionale è “Connessi con la natura” – afferma l’assessore al Turismo Emanuele Bolla –, affiancando alla centralità dell’enogastronomia l’attualità di una sfida fondamentale come quella della sostenibilità. Sono diversi i temi da declinare insieme con la Valle d’Aosta e le sinergie da scoprire con la fontina, il cui successo, così come per il tartufo, è strettamente legato alla salvaguardia dell’ambiente naturale dove ha origine. Abbiamo imparato anno dopo anno, legame dopo legame, quanto le sinergie e il saper fare squadra, come per la rete delle Città Creative Unesco, sia una carta vincente per luoghi come i nostri dove il turismo ha un ruolo decisivo».