Anche per questo weekend la Douja d’Or ha incoronato Asti capitale italiana del vino. Un pubblico attento e preparato, incuriosito dal vino ma anche dai tanti appuntamenti in calendario, ha animato le strade e i cortili nobili del centro.
Molti i turisti, italiani e stranieri, che hanno fatto tappa in città, complice il programma gourmet del weekend che in Piemonte ha creato un vero e proprio asse dell’enogastronomia fra Asti, Bra, Canelli e la vendemmia in corso in tutti i territori di produzione.
Quasi 1000 le bottiglie vendute da Piemonte Land of Wine nell’Enoteca della Douja, allestita in Piazza San Secondo. Fino al 3 ottobre la più grande enoteca temporanea di vini piemontesi realizzata all’aperto, ospita oltre 500 etichette per conoscere, scoprire e acquistare i profumi, i colori e le sfumature del vino piemontese racchiuse in migliaia di bottiglie. Il Piemonte infatti è la regione italiana che ha il più alto numero di vini Docg (18) e Doc (41) conosciuti e amato in tutto il mondo, con un valore di export di oltre un miliardo di euro (circa il 18% dell’export nazionale di vino).
Tutto esaurito per le masterclass e le degustazioni in programma. Continuano a riscuotere grande successo tra il pubblico i cocktail ideati dal bartender Giorgio Facchinetti in Piazza Roma, nel padiglione dell’Asti e del Moscato d’Asti, le cene al Bistrot del Michelerio, realizzate dallo chef Federico Francesco Ferrero, e le verticali di Vermouth offerte nella suggestiva cornice di palazzo Ottolenghi, dove nel weekend sono state servite circa 1.500 degustazioni di vermouth in purezza e cocktails a base vermouth.
Cucina e vino anche alla Cascina del Racconto, dove l’Associazione Produttori del Vino Biologico ha ospitato la chef stellata Bruna Cane. L’Associazione ha inoltre registrato il tutto esaurito alle degustazioni guidate condotte da Gabriele Rosso di Slow Wine e Alberto Farinasso di Triple A. Molto seguiti gli interventi “Barbateller – storie di vite” a cui hanno preso parte Mario Arosio, Filippo Larganà e Marco Arturi.
Grande successo anche per la prima serata speciale delle “Grappe in Douja”, organizzata dal Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo e svolta venerdì 17 settembre nella Sala degli Specchi di Palazzo Ottolenghi: esauriti tutti i posti disponibili per le due ore di degustazione, di racconto e di approfondimento sui distillati prodotti dagli alambicchi piemontesi guidate dai rappresentanti delle aziende presenti e dagli assaggiatori Anag.
Prosegue la Douja diffusa: oltre 50 ristoranti, agriturismi e bar di Asti e Alessandria propongono il Piatto della Douja, un piatto tipico della tradizione, rivisitato o interpretato fedelmente secondo l’antica ricetta, il Menù della Douja, un omaggio alla tradizione dall’antipasto al dolce, e l’Aperitivo della Douja, una degustazione per abbinare il vino ad un piatto di stuzzichini alla scoperta delle Dop e delle Igp locali.
Tra gli eventi culturali della Douja d’Or si segnala l’inaugurazione della mostra sui 170 anni della Ferrovia Torino-Genova (a Palazzo Mazzetti fino a 24 ottobre). Realizzata in soli 6 anni, tra il 1848 e il 1863. Grande successo anche per l’esposizione Balene Preistoriche che si è aperta venerdì 17 settembre al Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano. Dopo gli oltre 150 presenti all’inaugurazione, si sono registrate circa 400 visite nel corso del fine settimana per questa collezione tra le più importanti d’Europa di fossili di cetacei.
A Palazzo Mazzetti prosegue con successo la rassegna “Asti Città degli arazzi”, che si concluderà a ottobre, dedicata agli arazzi realizzati dalle manifatture astigiane Scassa e Montalbano, alla quale è stata dedicata un’apposita visita guidata a cui si aggiunge, infine, l’appuntamento con l’archeologia nella Cripta e Museo di Sant’Anastasio.