Gio. Nov 21st, 2024

 

Sarà uno studente dell’ultimo anno dell’istituto superiore Umberto I a consegnare al sindaco di Alba, Carlo Bo, l’ultimo grappolo raccolto nella vigna urbana all’interno della Scuola enologica, un gesto simbolico per festeggiare la fine della vendemmia tra i filari dell’istituto. La cerimonia per “L’ultimo grappolo” si terrà venerdì 29 ottobre alle 10.30 nella cantina sperimentale della scuola di corso Enotria.

All’evento, ristretto per garantire il rispetto delle norme anti covid, parteciperanno le associazioni sindacali e i consorzi di tutela in rappresentanza di tutto il mondo enologico del territorio. A fare gli onori di casa la dirigente Antonella Germini che con il primo cittadino albese saluterà i partecipanti. Seguiranno gli interventi del direttore dell’azienda agricola della scuola Emanuele Fenocchio e del direttore della cantina Orlando Enrico. Per il Comune interverranno, invece, l’assessore al Turismo Emanuele Bolla e il consigliere con delega all’Agricoltura Mario Sandri, ex studente della scuola e ideatore della cerimonia. A moderare l’incontro il professor Giuseppe Dacomo.

«Ringrazio il consigliere con delega all’Agricoltura Mario Sandri per aver pensato questo evento e la scuola enologica per la collaborazione nel realizzarla – dichiara il sindaco di Alba Carlo Bo –. Sarà una cerimonia dal forte valore simbolico che segna la fine della vendemmia non solo per la scuola, ma per molti viticoltori del territorio. Un’occasione anche per ribadire l’importanza della formazione delle nuove generazioni di enologi e la fortuna di poter avere ad Alba una delle poche scuole enologiche d’Italia».

La dirigente dell’Istituto Umberto I, Antonella Germini aggiunge: «Durante l’incontro ci confronteremo sull’annata enologica vissuta quest’anno, molto particolare dal punto di vista climatico, caratterizzata prima da gelate e poi da siccità, che ci ha regalato una buona vendemmia. Siamo contenti di poter festeggiare insieme la fine della vendemmia, uno dei momenti più importanti della vita su queste colline».

 

Foto Vincenzo Nicolello

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