Gio. Nov 21st, 2024

 

La tratta ferroviaria Alba-Asti riaprirà a settembre 2023. Ad annunciarlo, mercoledì 15 giugno in una conferenza alla stazione di Alba, è stata Trenitalia insieme al presidente della Regione Piemonte con l’assessore regionale ai Trasporti e al sindaco di Alba con l’assessore comunale alla Mobilità urbana e trasporti pubblici.

La linea, lunga 33,6 chilometri e sospesa nel 2012 per problemi all’infrastruttura e mancanza di coperture economiche per il servizio, tornerà in attività tra poco più di un anno con un’offerta di 6 coppie di treni al giorno nei feriali per oltre 100 mila chilometri/treno all’anno, con fermate ad Asti, Isola d’Asti, Costigliole, Castagnole, Neive e Alba, per un bacino d’utenza complessivo di 120 mila persone.

Rfi investirà 13 milioni di euro, in particolare per la messa in sicurezza della galleria Ghersi. Le novità ferroviarie albesi fanno parte del nuovo contratto di servizio ferroviario regionale che sarà sottoscritto tra Regione Piemonte e Trenitalia nelle prossime settimane.

Il territorio, come sottolinea il sindaco di Alba, così come il Consiglio comunale albese, si è sempre battuto per la riattivazione della linea, un servizio fondamentale per lavoratori e studenti pendolari, ma anche per i turisti delle colline Unesco. Dopo tanti anni di inattività e le ipotesi di chiudere definitivamente la linea o di trasformarla in pista ciclabile, quello di oggi è un importante risultato. Il primo cittadino ha ringraziato Regione, Rfi e Trenitalia per aver accolto le istanze dell’Albese e per aver scommesso sul mantenimento del servizio anche a livello locale, puntando al contempo, grazie all’idrogeno, su una svolta green del trasporto ferroviario.

A novembre, grazie alla Fondazione FS, spiega l’ assessore comunale alla Mobilità urbana e trasporti pubblici, era stato tagliato il nastro dei primi viaggi turistici sui treni storici, occasione in cui era già stata preannunciata la possibile riapertura della tratta grazie alla nuova sperimentazione dei treni all’idrogeno. L’elettrificazione, avrebbe comportato un investimento economico troppo oneroso, mentre la prospettiva di poter convertire un domani i treni diesel in treni all’idrogeno ha aperto nuove possibilità anche per la linea Alba-Asti.

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