Dom. Nov 24th, 2024

 

La Provincia di Asti chiama a raccolta i Comuni dell’Astigiano gettando le fondamenta per un futuro ecosostenibile con la presentazione del progetto di C.E.R. Provinciale (Comunità Energetica Rinnovabile).

L’impegno della Provincia di Asti per una transizione energetica solidale si concretizza nello sviluppo di Comunità energetiche rinnovabili. L’ente ha accettato la proposta presentata dalla società “Green Wolf Srl” che prevede lo sviluppo di un progetto di fattibilità di un partenariato pubblico-privato.

Il progetto di Cer Provinciale (Comunità Energetica Rinnovabile) è stato presentato giovedì 4 maggio ad Asti, nel Salone del Consiglio provinciale (una replica dell’incontro si è tenuta lunedì 8 maggio al foro boario di Nizza Monferrato) alla presenza di illustri relatori quali l’Ing. Stefania Crotta e la Dott.ssa Elisa Guiot, rispettivamente Direttrice e Dirigente del Settore Sviluppo Energetico Sostenibile della Regione Piemonte, l’Ing. Marta Mango e la Dott.ssa Eleonora Egalini (Gse – Gestore dei Servizi Energetici) e Stefano Bonino (Presidente Green Wolf S.r.l.).

Ha moderato gli incontri Andrea Gamba (Consigliere provinciale con delega all’Ambiente – Pnrr – Transizione ecologica), coadiuvato nei lavori da Simone Nosenzo (Vice Presidente della Provincia di Asti).

I primi due convegni sono stati organizzati, non a caso, nel Nord e Sud Astigiano per avvicinare tutti i Comuni del territorio provinciale.

Il presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero, ha definito le Comunità energetiche rinnovabili provinciale una scommessa importante che porterà particolari vantaggi per i Comuni sotto i 5000 abitanti (che nell’Astigiano rappresentano l’assoluta maggioranza con 111 su 117 amministrazioni) grazie al contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento per chi crea una comunità energetica oltre agli evidenti vantaggi in termini economici e sociali.

Dello stesso avviso anche il consigliere provinciale Gamba e il vice presidente Nosenzo che, nel sottolineare l’altissimo profilo dei relatori intervenuti, hanno evidenziato l’importanza che la Provincia – in qualità di ente di area vasta – sia protagonista nel coordinamento di un progetto così ambizioso.

Scendendo nel merito degli interventi, la Dott.ssa Guiot ha ricordato che il tema delle Cer. è molto sentito dalla Regione Piemonte che, infatti, è stata la prima regione a legiferare in materia. La sfida attuale è quella di trovare un coordinamento per raggiungere gli obiettivi fissati dal Pnrr anche perché siamo di fronte a un’occasione unica, da sfruttare al massimo, con positive ricadute in termini ambientali, sociali ed economici a livello di comunità e di autoconsumo, così come ribadito anche dall’Ing. Crotta.

In cifre, la misura Pnrr dedicata alle comunità energetiche è sostenuta da 2,2 miliardi di euro di incentivi a fondo perduto e di questi 250 milioni sono destinati al Piemonte.

La direttrice del Settore sviluppo energetico sostenibile della Regione Piemonte, nel riconoscere che l’argomento è tanto importante quanto ancora nebuloso nei contenuti anche vista una legislazione sul tema in continuo divenire, ha richiamato l’importanza dell’ente regionale nel ruolo di coordinamento territoriale grazie a una serie di iniziative sul territorio (campagne di informazione, eventi, guida sulle Cer). La Regione sta inoltre mappando le varie iniziative locali per fare un’attenta ricognizione delle idee progettuali e lo sforzo della Provincia di Asti è stato accolto positivamente.

L’Ing. Mango e la Dott.ssa Eleonora Egalini hanno poi illustrato gli svariati vantaggi derivanti dall’autoconsumo energetico tra cui la riduzione dei costi delle bollette, il generare entrate dalla vendita di energia in eccedenza e un complessivo miglioramento della qualità ambientale grazie al superamento delle energie fossili.

Il presidente di Green Wolf S.r.l. Stefano Bonino, a conclusione dei lavori, ha ricordato l’importanza di produrre energia diffusa con fonti rinnovabili valorizzando aree già antropizzate (limitando così il consumo di suolo per nuovi impianti), con un approccio mutualistico e di contrasto alla povertà energetica, massimizzando la capacità di autoconsumo così da incidere positivamente sull’abbassamento dei livelli di Co2 presenti nell’aria.

Il concetto di fondo emerso in tutti gli interventi è che le Comunità energetiche rappresentano un nuovo modo di amministrare il territorio, partendo dal postulato che la gestione del servizio energetico è più efficiente se in forma aggregata.

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