Gio. Nov 21st, 2024

 

Il profumo inconfondibile del Tartufo bianco D’Alba, Tuber magnatum Pico, torna a diffondersi nell’aria e sulle tavole di tutto il Piemonte, celebrato nel tradizionale Capodanno del Tartufo.

Grande novità di quest’anno, la data dell’evento: la Regione Piemonte ha infatti accolto le istanze pervenute dalla Consulta regionale del Tartufo e le sollecitazioni giunte dal sistema tartuficolo piemontese, con addetti ai lavori, cercatori e ristoratori che chiedevano uno spostamento dell’avvio della stagione della cerca e cavatura, per garantire la qualità del prodotto tenendo conto dei mutamenti climatici in atto. Così, non più dal 21 settembre, ma dal 1° ottobre, trifolao e tabui sono tornati a esplorare i boschi alla ricerca del più celebre tra i funghi ipogei.

È tornato anche l’appuntamento con il Capodanno del Tartufo. Ad anticipare l’ormai imminente avvio della 94a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (il prossimo 12 ottobre), Casa Scaparone, in frazione Scaparoni di Alba, ha ospitato nella serata di lunedì 30 settembre il tradizionale evento che permette di addentrarsi nel mondo e nel fascino del Tuber magnatum Pico, l’emblema di un territorio universalmente conosciuto per l’eccellenza del proprio patrimonio enogastronomico: “La notte del debutto” è stata l’occasione per brindare – con un calice di Alte Bollicine Piemontesi – alla prima notte dell’anno in cui si dà ufficialmente l’avvio alla cerca del Tartufo Bianco d’Alba.

Da martedì 1° ottobre, e sino al 31 gennaio, in Piemonte sarà dunque possibile procedere alla ricerca del Tuber magnatum Pico e di altre specie come l’uncinatum, il macrosporum e il mesentericum: in questo periodo il Tartufo Bianco d’Alba farà il suo ingresso in ristoranti, mercati e negozi.

L’Ente Fiera di Alba e lo storico partner del Consorzio Alta Langa hanno così rinnovato ieri il proprio sodalizio in un ideale brindisi, al quale si sono uniti la Regione Piemonte, la Città di Alba e i più importanti attori della filiera di valorizzazione del territorio: il Centro Nazionale Studi Tartufo, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e l’Unione delle Associazioni Trifulau Piemontesi.

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