Il Comune di Asti, come ogni anno, celebra il “Giorno della Memoria” con una serie di eventi volti a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della memoria, per non dimenticare cosa fu la Shoah e i milioni di vittime che produsse.
In occasione degli 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, la Città di Asti, con la preziosa collaborazione dell’Israt (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in Provincia di Asti) poserà sul proprio territorio ben 20 pietre d’inciampo a ricordo di quei cittadini che furono deportati e non fecero più ritorno.
Le pietre verranno collocate in diverse parti della Città: una mappa virtuale del percorso urbano della memoria, disponibile sui siti di Comune e Israt, guiderà i cittadini e i turisti interessati a individuare la dislocazione delle pietre cittadine.
«Sono fiero che la Città di Asti per la prima volta possa posare le sue pietre d’inciampo a ricordo di cosa fu l’Olocausto – commenta il Sindaco Maurizio Rasero –. Questo è un evento che coinvolge tutta la città, ma che deve soprattutto arrivare alle scuole e alle giovani generazioni».
«È il punto di arrivo di un lungo percorso di ricerca e di studi perché dietro ad ogni pietra c’è la storia di una famiglia la cui quotidianità è stata spezzata dalle leggi antiebraiche del fascismo e poi dalla deportazione – ha spiegato Nicoletta Fasano dell’Israt –. Ma è anche un punto di partenza: ogni pietra impone un inciampo, un interrogativo, un cercare di capire, in un continuo passaggio di testimone nel mantenere vive storie e memorie che appartengono a tutti».