I servizi demografici hanno comunicato che nel corso dell’anno 2024, sono stati ben 179 i cittadini che hanno “giurato fedeltà alla Repubblica italiana e alle sue leggi” avendo ottenuto il riconoscimento della cittadinanza dal nostro Paese.
«È interessante – ha commentato il sindaco Maurizio Rasero – come, relativamente allo scorso anno, siano ben 25 le nazionalità dei diversi nostri concittadini che hanno chiesto ed ottenuto la doppia cittadinanza. È un chiaro segnale di una società astigiana sempre più multietnica, tant’è che, che in totale sono ben 107 le diverse nazionalità presenti in città al 31 dicembre scorso. I giuramenti previsti a conclusione dell’iter burocratico, li celebro sempre personalmente – ha continuato Rasero – per sottolineare, come sindaco, l’importanza che riveste questo avvenimento».
La naturalizzazione è l’istituto che ha consentito di acquisire la cittadinanza italiana per la maggior parte dei neocittadini, per effetto del matrimonio o per essere stati legalmente residenti nel territorio italiano per un periodo variabile, in relazione agli status posseduti. Accanto a questa tipologia di acquisto vi sono poi altre motivazioni quali, ad esempio, l’adozione e il riconoscimento per i minori, o l’essere discendenti di un avo italiano trasferito all’estero.
«Non mi dilungo sulle analisi socio-politiche – ha dichiarato l’assessore ai servizi demografici del comune di Asti Giovanni Boccia – in quanto a giugno ci sarà il referendum di cui tutti siamo a conoscenza ed avremo molte occasioni per motivare ampiamente le varie opinioni in merito. Voglio però pubblicamente ancora una volta, ringraziare il personale addetto a questo servizio, che sebbene sotto organico, svolge con meticolosa attenzione e segue con scrupolo tutto l’iter (per quanto di competenza del Comune) relativo al delicato rilascio di una nuova cittadinanza».