Erano preparati, e molti anche un po’ emozionati, i giovani studenti che mercoledì 21 novembre presso la sede di Costigliole D’Asti dell’Icif (Italian culinary institute for foreigners) hanno sostenuto l’esame per le classi del master Brasile in cucina e per gli studenti in lingua inglese, dopo un percorso accurato di preparazione teorica e pratica dedicata ai piatti della nostra buona tavola.
L’Icif è l’istituto scolastico di formazione dedicato alla gastronomia italiana, specializzato nella diffusione della nostra cultura culinaria nel mondo. Infatti in tutto il globo ci sono sedi della scuola, nelle quali vengono proposte iniziative per la promozione della gastronomia del Bel paese e per la sua conoscenza, con corsi dedicati a vari livelli di preparazione. E presso la sede a Costigliole, che si trova nel castello del paese astigiano, promuove progetti formativi dedicati soprattutto agli studenti stranieri che intendono approfondire la conoscenza della cucina italiana, per poi diventare chef nei loro paesi oppure restare in Italia e provare l’avventura nel mondo della ristorazione.
Mercoledì 21 novembre si è svolto l’esame di uno di questi corsi di preparazione, un master che ha visto protagonisti studenti provenienti da Europa, America (del nord e, soprattutto, del sud) Asia (soprattutto estremo oriente), tutti motivati a approfondire la conoscenza della gastronomia italiana, ognuno con la sua storia e varie esperienze alle spalle, sia formative, che lavorative. C’era chi proveniente dall’Asia, desidera imparare la cucina italiana per aprire un ristorante con i nostri piatti in Canada, chi è arrivato all’Icif dopo aver già lavorato come chef sulle navi da crociera. Oppure anche chi viene da altre specializzazioni, differenti dalla cucina e ha deciso di provare una nuova strada. Tutti comunque accomunati dalla passione per la cucina italiana e dal desiderio di apprendere le migliori tecniche per preparare portate di alto livello. Gli studenti stranieri sono ospitati presso la struttura di Costigliole e qui possono seguire le lezioni. Ci sono anche alcuni italiani (pochi) che frequentano l’Icif anche per entrare in contatto con altre culture e per avere la possibilità di utilizzare spesso la lingua inglese.
La conoscenza richiesta dalla scuola è completa e ricopre tutti i campi della ristorazione. Tutte le portate presentate nel corso dell’esame di mercoledì sono state preparate dagli esaminandi partendo solo dalle materie prime. Anche il pane doveva essere preparato e la pasta rigorosamente fatta a mano.
A giudicare l’esame una commissione di esperti provenienti dal territorio dell’area albese e astigiana: gli chef Riccardo Radaelli, attualmente presso l’Enoteca di Canale, già nello staff del ristorante di Davide Palluda e Fabio Secci del Ristorante “Primis” di Asti, Maria Gabriella Marguglio, mastro gelatiere, titolare della gelateria “Bumbunì” di Valenza, Ilaria Scalet, direttrice didattica e responsabile di sede dell’Icif e infine due rappresentanti della nostra rivista, “Terra & Tradizione”: l’editore Silvana Fiora e il giornalista e scrittore Diego De Finis. I piatti sono stati decisi dalla scuola e sorteggiati fra gli studenti partecipanti, questi dunque non hanno potuto scegliere le portate da preparare.
I piatti presentati durante l’esame sono stati naturalmente assaggiati, e anche analizzati con molta attenzione. La giuria doveva valutare non solo, ovviamente, il gusto, ma anche i profumi, l’equilibrio dei sapori, le tecniche di preparazione. Soprattutto i due chef sono stati prodighi di consigli e suggerimenti agli studenti per spronarli a migliorare la preparazione dei loro piatti.
Gli studenti che hanno preso parte a questa bella esperienza sono stati per il master Brasile: Anna Carolina Whately Coutinho, che ha preparato Piccoli hamburger di pollo, Eduardo Merlin con Macaron con patè di fegato di coniglio, Victor Macri Dinamarco Davidson, con Guazzetto di carciofi, uovo croccante e crema di pecorino, Vitor Silva De Lacerda, con i grissini, Vitor Adriano Siqueira Gomes, con Guancia di maialino stufata alla Barbera d’Asti e gnocchetti di polenta, Lucas Pozzo, con Insalata di cardi gobbi di Nizza, Gamberi mazzancolla e fonduta di Grana Padano dop.
Per il Master in lingua inglese: Matteo Rastello (italiano) con Guazzetto di carciofi, uovo croccante e crema di pecorino, David Jeřábek (Croazia) con Quaglie, polenta e Gorgonzola dop
Kuan-Lin Wu (Taiwan) con Insalata di cardi gobbi di Nizza, Gamberi mazzancolla e fonduta di Grana Padano dop, Tung Wang (Taiwan) con Risotto con riso Gallo Carnaroli allo zafferano, polvere di liquirizia e crudo di seppia, Patryr Surma (Polacco) con Cannoli all’olio, spuma di mortadella igp e pistacchi di Bronte dop, Mereanne Ruiz Aquino (Filippina) con pane comune, Zoran Miljević (Croazia) con Ravioli di ossobuco con brodetto allo zafferano, Lin Yu-Hsiang (Taiwan) con Guancia di maialino stufata alla Barbera d’Asti e gnocchetti di polenta, Cui ZongXu (Cina) con Quaglie, polenta e Gorgonzola dop, Vladyslav Dorda (Ucraina) con animelle caramellate, terra di cacao e spuma di Robiola di Roccaverano dop, Benedek Nemeth (Ungherese) con la crostata “I due cioccolati”, Alesya Drokova (Russia) con Animelle caramellate, terra di cacao e spuma di Robiola di Roccaverano dop, Elliott Constantino (Usa) con Ravioli di ossobuco con brodetto allo zafferano, Yi-Li Su (Taiwan) con la crostata “I due cioccolati”, Graciela Sossa Melgar (Brasile) con il Risotto con riso Gallo Carnaroli allo zafferano, polvere di liquirizia e crudo di seppia.
Per tutti una bella esperienza con la speranza di un futuro brillante nel campo della ristorazione italiana, che come tutti ben sappiamo è particolarmente esigente riguardo alla cura nella preparazione dei piatti da presentare a tavola.