Annata 2016: eleganza ed eccellenza per i vini della vendemmia conclusa pochi mesi fa. Continua la positività dei raccolti delle uve ed il Piemonte si appresta a lanciare sul mercato i vini più giovani, ed a fare maturare nelle cantine i vini da affinamento, per un’annata che si propone tra le migliori. I dati, presentati a Roma dal Consorzio Piemonte Land of Perfection nel novembre scorso, parlano di un cammino fatto di lavoro e competenza. Ma si può sempre migliorare ed ecco che, come sostiene l’Assessore Regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, ci vuole sempre più attenzione alla vigna per rendere l’ambiente ancora più vivibile, e per ottenere un ritorno economico ancora migliore. Oltre a questo, all’incontro bis organizzato dalla Vignaioli Piemontesi pochi giorni fa, si è parlato anche di export e di come ci vorrebbe una maggiore aggregazione per fare sistema. Un modello che l’Italia ha sempre portato avanti con successo, ottenendo i risultati sperati nel valorizzare le sue eccellenze. Al di là di questo, 1 miliardo di Euro circa di fatturato solo per il settore vinicolo è un dato molto interessante, che conferma la salute del mercato.
Ma i dati quali sono? In Piemonte il 30% della produzione è firmata dal mondo delle cooperative che sono 40 per circa 8400 soci. Un numero importante che ha permesso la crescita del territorio in tutti questi anni, evitando l’emigrazione verso le città industriali del dopo guerra.
I dati della vendemmia 2016: caldo, poca pioggia e uve perfette di qualità, con una produzione di vino di 2,5 milioni di ettolitri (+ 3,3% rispetto al 2015), con il “massimo dei voti” dell’eccellenza per Arneis, Barbera, Brachetto, Nebbiolo e Ruché. Gli altri vitigni sono considerati ottimi.
Livio Oggero