Il Borgo Moretta ha vinto il palio degli asini corso domenica 6 ottobre, bissando il successo dell’anno scorso, quando si era aggiudicato anche il Premio sfilata. Il doppio bis gli era comunque precluso, visto che per regolamento chi vince il premio sfilata, l’anno successivo presenta la propria esibizione fuori concorso. Questo è stato vinto da Santa Barbara. Si è rivelato dunque profetico il nome d’arte dell’accoppiata fantino Asino, ovvero Moretta su Doppietta, anche se probabilmente il riferimento era al successo dell’anno precedente.
La giornata è cominciata con un bel sole che poi ha lasciato posto alle nuovole che nel finale del palio sembravano promettere pioggia. Come di consueto dalle loro sedi i figuranti dei borghi si sono mossi intorno alle due per raggiungere il campo del Palio in piazza Cagnasso, fra due ali di folla che come sempre hanno circondate le vie della sfilata.
Appena giunti a destinazione i figuranti hanno messo in scena le loro rappresentazioni. Si è consolidata la tendenza in auge negli ultimi anni verso la spettacolarizzazione degli aventi, a scapito, per buona parte dei borghi, della precisione storica. Questo ha comunque molto divertito il pubblico, grazie alla precisione e all’abilità dei volontari. Santa Barbara, che poi ha vinto il Premio sfilata, ha rappresentato la persecuzione dei Catari di Monforte del 1028, evento e data precisi, ma fin da subito i figuranti hanno messo in scena una vero e proprio musical che poneva al centro la figura della Contessa Berta una delle protagoniste di quella vicenda. Le scenografie sono state in generale spettacolari e ben curate. Il Fumo ha divertito il pubblico con una commedia divertente sulle disavventure di un ciclista che torna indietro nel tempo nel medioevo attraverso un portale magico; Rane ha rappresentato i lupanari, ovvero i bordelli di un tempo; San Martino ha proposto la Festa dei folli, ovvero un carnevale ante litteram; Brichet ha collegato la vicenda dei Catari con la scomparsa di una ragazza due secoli dopo; San Lorenzo ha porposto in maniera molto spettacolare la leggenda alla base della nascita della Sacra di San Michele; Santa Rosalia ha portato la storia della difesa di un bosco a Serralunga con i suoi magici abitanti; Patin e Tesor ha ricostruito con tono ironico il primo palio degli asini, corso nel 1275 per farsi beffe dei nemici Astesi.
A seguire l’esibizione del Gruppo sbandieratori, sempre molto apprezzata e dopo la preparazione del campo, la partenza del Palio. Era presente anche il presidente della Regione Alberto Cirio, che fino allo scorso anno era anche presidente della Giostra delle Cento Torri.
Nella prima batteria Moretta, col fantino Daniele Marcianti, ha preso subito la testa della corsa e non l’ha più lasciata, tallonato a breve distanza da Sab Lorenzo. I due hanno controllato la gara fino alla fine. Insieme a loro si sono qualificati anche Fumo, Patin e Tesor e Rane (cinque da questa batteria). La seconda batteria invece assegnava anche il Palio delle Città gemelle, ovvero un premio per una delle città gemellate con Alba, associata a ogni fantino in gara. In questo caso è stato il Borgo di Brichet a dominare la gara, seguito da Santa Rosalia, Santa Barbara e San Lorenzo. Silvano Accomo, il fantino di Brichet ha consegnato la vittoria del Palio delle Città gemelle a Medford.
Dunque San Martino è rimasta fuori dalla finale, mentre San Lorenzo ha portato nell’ultima gara ben due concorrenti, per il resto c’erano tutti gli altri borghi, in gran parte con i loro asini di proprietà, Santa Barbara e San Martino avevano scelto di correre solo con gli asini sorteggiati dalla Giostra. Ne è uscita una vera corsa di finale, con gli asini quasi tutti impegnati verso il traguardo. Moretta è partito subito molto forte, tallonato comunque sempre dagli altri. Alla prima curva Brichet è rimasto bloccato e ha compromesso la sua gara. Daniele Marcianti in groppa al suo asino, il numero 19, ha condotto la gara, ma sempre tallonato da vicino da Fumo, San Lorenzo e Santa Rosalia, questo ha reso la corsa particolarmente avvincente. Alla fine Brichet si è ripreso e ha recuperato posizioni, ma Moretta ha mantenuto la testa fino al traguardo, seguito al secondo posto da San Lorenzo e al terzo da Brichet, quarto il Fumo e quinta Santa Rosalia.
Per i vincitori si è aperta così una serata di grande festa.
Nella foto Daniele Marcianti festeggiato dai borghigiani della Moretta, dopo la vittoria del Palio