Dom. Nov 24th, 2024

 

Non si ferma l’azione di Confartigianato Cuneo per supportare imprese e cittadini nella difficile situazione creata dall’emergenza Coronavirus.

Con riferimento agli obblighi introdotti dal decreto del Governo che ha imposto su tutto il territorio nazionale, fino al 3 aprile, l’uso di una autodichiarazione per gli spostamenti, Confartigianato Cuneo ha predisposto un pratico e semplice modulo on-line per permettere, in modo veloce, di generare, scaricare, stampare oppure inviare via e-mail il documento necessario.

In un’ottica di utilità sociale, sia per imprese sia per privati, il modulo web è fruibile, gratuitamente, all’indirizzo: https://www.impresadigitale.eu/autocertificazione. Il modulo è inoltre disponibile per gli utenti – imprese artigiane e PMI – di ImpresaDigitale.eu, la piattaforma creata da Confartigianato Cuneo per fornire un “cruscotto digitale” agli imprenditori per gestire fatture elettroniche, corrispettivi telematici, controllo di gestione, analisi costo del personale, monitoraggio flussi finanziari e altro.

L’applicativo sarà costantemente aggiornato nel caso in cui l’impostazione del modello di autodichiarazione dovesse subire delle variazioni da parte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Confartigianato ricorda a tutti i cittadini che è sempre necessario stampare e portare con sé il documento generato dal servizio on line, per poterlo esibire, in caso di controllo, all’Autorità pubblica.

«Si tratta – commentano Luca Crosetto e Joseph Meineri, presidente e direttore generale di Confartigianato Cuneo – di un ulteriore sforzo della nostra Associazione per essere vicini alle imprese e alle nostre comunità. Il momento è complesso. Invitiamo tutti gli imprenditori a rivolgersi ai nostri uffici in caso di dubbi sulle normative e per essere informati sui provvedimenti a sostegno del mondo economico e produttivo».

Dal punto di vista dei dati relativi alla giornata di oggi, venerdì 13 marzo, nel pomeriggio di oggi sono decedute altre tre persone risultate positive al test: 2 della provincia di Torino e 1 della provincia di Alessandria. Salgono così a 46 i morti con covid-19 in Piemonte.

Sono 840 in totale i casi positivi riscontrati in Piemonte, così suddivisi per provincia di domicilio: 305 a Torino, 136 ad Alessandria, 70 ad Asti, 48 a Novara, 48 a Biella, 40 a Cuneo, 29 a Vercelli, 29 nel Vco, 23 provenienti da extraregione. Altri 112 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in ospedale sono 691, di cui 135 in terapia intensiva. Sono 103 le persone in isolamento domiciliare, in quanto positive, ma le cui condizioni non richiedono cure ospedaliere. I tamponi finora eseguiti sono stati 3105, di cui 2230 negativi.

L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto la sperimentazione del nuovo test rapido proposto dalla ditta DiaSorin di Saluggia per la diagnosi del covid19.

Attualmente la metodica impiega circa sei ore per fornire l’esito del test, mentre con la nuova indagine diagnostica i tempi si ridurrebbero a circa un’ora.

La sperimentazione verrà effettuata complessivamente con quattro postazioni di lavoro nei laboratori della microbiologia della Citta della Salute di Torino e dell’ospedale Amedeo di Savoia.

In regime ordinario, il Sistema sanitario piemontese dispone di 320 letti di terapia intensiva. Per l’emergenza, una parte di questi sono già stati destinati ai pazienti covid positivi. Inoltre, sono stati appositamente creati ulteriori 100 posti riservati alle persone affette dal virus e ne sono prontamente attivabili altri 60, oltre a quelli ancora valutabili.

Continua la collaborazione tra la Regione Piemonte e la comunità cinese italiana, che con grande generosità sta dando un fattivo contributo per aiutare il sistema sanitario a far fronte all’emergenza coronavirus in Piemonte.

Questa mattina, grazie all’iniziativa dell’Angi (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese), con il contributo dell’Ambasciata italiana in Cina e del Consolato cinese di Milano, sono arrivati all’Ufficio doganale di Orbassano quattro tir carichi di dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario. I dispositivi, oltre 4.600 scatole contenenti 100.000 mascherine ffp2, ffp3 e n95, oltre a guanti, occhiali e tute protettive – che sono già in corso di distribuzione alle aziende sanitarie – sono stati raccolti nella regione cinese di Zhejiang, grazie all’impegno delle comunità locali e di oltre 500 volontari.

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