Il festival “Paesaggi e oltre. Teatro e musica d’estate nelle terre dell’Unesco” promosso dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato costituisce un ventennio di esperienze di rilievo regionale e nazionale.
Quest’anno, con un notevole sforzo organizzativo e con una precisa volontà degli organizzatori, è stata realizzata la diciannovesima edizione: si è rinnovata quindi la possibilità per il pubblico di avere un palco sulle nostre colline tra Langa e Monferrato, una porta aperta sul paesaggio vitivinicolo Patrimonio dell’Umanità da cui guardare oltre. La guida artistica, progettuale e organizzativa è stata del “Teatro degli Acerbi”, impresa di spettacolo con grande esperienza nel realizzare spettacoli ed eventi sui e per i territori.
Il festival è stato promosso Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato con un importante impegno economico e di intenti, con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione C.R. Asti e Fondazione C.R.T e la collaborazione della Fondazione Piemonte dal Vivo. Fondamentale è stato l’apporto e dei quattro comuni facenti parte dell’unione Castagnole Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti e Montegrosso d’Asti.
Ha avuto il patrocinio e il contributo dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Unesco, che lo riconosce come l’iniziativa culturale estiva astigiana che meglio estrinseca i valori da essa promossi e intenti perseguiti legando cultura, turismo e territorio. Ha una rinnovata partnership con il nuovo Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Tra gli sponsor la Banca di Asti ed il Lions Club di Costigliole d’Asti.
Commenta il presidente Carlo Mancuso: «Il turismo culturale di Paesaggi e oltre è stata la prima risposta al lockdown ed all’allontanamento fisico tra le persone: in giugno, in tempi record, è stato completato il programma; così tra il 23 luglio e 21 agosto si è potuto realizzare il festival, unica iniziativa nel suo genere realizzata nell’estate sul territorio astigiano e tra i pochi a livello regionale, in piena sicurezza ed efficienza organizzativa. Siamo molto soddisfatti dell’attenzione e apprezzamento dei media, dei giornali, degli operatori di settore, ma soprattutto della risposta del pubblico. In molti casi non abbiamo potuto esaudire tutte le richieste perché quest’anno abbiamo limitato capienze, pur offrendo repliche aggiunte degli spettacoli. Tutti i comuni hanno inoltre implementato il programma con appuntamenti locali, coordinati offrendo al pubblico un’estate di spettacoli nel paesaggio Unesco».
Aggiungono Massimo Barbero e Dario Cirelli del Teatro degli Acerbi: «Otto appuntamenti in sei diversi luoghi paesaggistici, un grande sforzo. Dieci le recite realizzate, quasi tutte soldout con prenotazioni chiuse già diversi giorni prima dell’appuntamento. Tre prime assolute, di cui una prima nazionale del Teatro degli Acerbi. Quattro prime regionali. Ringraziamo il pubblico, la risposta è stata emozionante, con tanti apprezzamenti e gratitudine per lo sforzo ed il programma proposto».
Ha commentato anche Matteo Negrin, direttore di Piemonte dal Vivo: «Con la ripresa dell’attività di spettacolo dal vivo dopo l’interruzione della stagione a causa della pandemia, la Fondazione assolve il suo ruolo di cerniera tra artisti e pubblico. La difficile attesa ha dato spazio a riflessioni profonde sul ruolo della cultura nella società contemporanea e il successo del festival premia il grande lavoro organizzativo compiuto da parte di tutti affinché il teatro sia una ricchezza per i cittadini e i turisti di questi splendidi luoghi».
Sono stati circa 1300 gli spettatori per il festival realizzato nel cuore dell’estate, con più appuntamenti nei quattro paesi e nei nuclei frazionali dei Comuni della Comunità Collinare.
Il programma del festival ha continuato la sua caratterizzazione in prove d’artista, teatro popolare e narrazione, musica nel e per il paesaggio. Con creazioni apposite per i siti di spettacolo e prime assolute.