Ven. Nov 22nd, 2024

 

Ogni giorno si fanno i conti con i ritardi delle infrastrutture telematiche e il digital divide che spezza il nostro territorio fra zone servite dalla banda larga e aree non raggiunte, fra città e campagne. In un’era dove la tecnologia è diventata pressoché indispensabile, dall’istruzione al commercio, Coldiretti chiede di ridurre l’isolamento delle aree più marginali.

«Le nuove tecnologie digitali – sottolinea il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo – sono uno strumento strategico per ripartire da un presente che deve fare i conti con l’emergenza Coronavirus che ci sta mettendo a dura prova ma che ha fatto anche scoprire l’importanza dell’innovazione per un Paese come l’Italia che sconta pesanti ritardi rispetto agli altri partner europei».

Oggi in Italia quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione a banda larga, secondo un’elaborazione di Coldiretti su dati Istat. Non va meglio nelle aree rurali piemontesi dove il Piano banda ultralarga è in forte ritardo e i lavori si completeranno, secondo quanto comunicato da Infratel e Open Fiber a Regione, Anci e Uncem, solo nel 2023 con due anni di ritardo rispetto alla tabella di marcia annunciata nel 2017.

«La banda ultralarga – spiega Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – resta, purtroppo, un miraggio per moltissimi nostri imprenditori che risiedono nelle campagne. In questa fase più che mai, in cui anche la didattica viene svolta principalmente in modalità online, il digital divide spezza il territorio fra zone servite e zone escluse dalla connessione veloce. Bisogna colmare questo divario per poter utilizzare al meglio, anche nelle campagne, tutto il potenziale delle nuove tecnologie: dalla scuola online ai corsi di aggiornamento a distanza fino all’agricoltura 4.0 per ottenere un incremento di produttività accompagnata dalla riduzione dei costi e a favore della sostenibilità ambientale ma anche cogliere le opportunità del turismo nelle aree interne e dell’e-commerce in questo momento di difficoltà».

Proprio per facilitare l’agricoltura 4.0 Coldiretti ha siglato con Tim e Bonifiche Ferraresi un accordo per portare la banda ultralarga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore a beneficio della ripresa economica, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy.

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