Nei giorni scorsi è giunto ai Comuni del territorio dell’Asl Cn2, nell’Albese e nel Braidese, un appello del direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio che descrive una situazione allarmante per quanto riguarda i contagi da Covid-19, la stessa che ha spinto la Regione alla chiusura totale e alla conseguente didattica a distanza per tutte le scuole. Questo il testo:
“Nell’ultima settimana si è verifcato quanto atteso sulla base dell’andamento dei dati epidemiologici: il numero dei contagi è aumentato esponenzialmente, e coerentemente è aumentato il numero dei casi da seguire sul territorio e quello dei pazienti da ricoverare in ospedale.
La situazione delle strutture sanitarie è molto seriamente coinvolta, con un numero di ricoveri di pazienti COVID+ a Verduno che ha superato le 80 unità in data 6 marzo, con più di 20 pazienti tra questi ricoverati in ventilazione assistita (terapia subintensiva e intensiva).
Nella giornata di domani, 7 marzo 2021 provvederemo ad attivare ulteriori letti di degenza covid, a spese della degenza di area chirurgica e medica e della disponibilità degli operatori sanitari della ASL.
L’afflusso di nuovi pazienti in PS è continuo e la capacità di accogliere in regime di ricovero è limitata dal fatto che le aree di degenza non covid (a differenza delle scorse “ondate”) sono totalmente sature.
Già nella scorsa settimana è stata ridotta l’attività chirurgica programmata: venerdi 5 marzo è stata data disposizione di abolire totalmente ogni attività programmata, sia ambulatoriale che in regime di ricovero, allo scopo di dedicare ogni possibile risorsa all’accoglienza dei pazienti COVID+ in regime di ricovero.
La decisione di bloccare le attività programmate comporta una riduzione della capacità di affrontare gli altri problemi di salute della popolazione, diversi dall’infezione da SARS-Cov2. Non è quindi stata una decisione facile, ancorchè assolutamente necessaria.
Anche la campagna vaccinale, portata a ritmi molto elevati per raggiungere al più presto la condizione di immunità di popolazione che sarebbe necessaria per ridurre o evitare il contagio, potrebbe essere compromessa se fosse necessario dedicare ulteriori risorse ai ricoveri o comunque all’assistenza di soggetti affetti da COVID clinicamente compromessi (a domicilio o in regime di ricovero).
E’ asssolutamente necessario che la popolazione comprenda la serietà della situazione e, al di là delle disposizioni locali previste dalla normativa regionale, rispetti le regole di distanziamento sociale e igiene personale e pubblica
Il messaggio è sintetizzabile in STATE A CASA! la situazione è grave e se si desidera uscire rapidamente dalla pandemia occorre rinunciare alle occasioni conviviali e sociali per qualche settimana. Non rispettare tali regole potrebbe compromettere a lungo la capacità di affrontare i problemi di salute diversi dall’infezione da SARS-Cov2, compromettere la campagna vaccinale e compromettere la ripresa economica e sociale.
La struttura sanitaria sta compiendo, per la terza volta in un anno, uno sforzo immane per accogliere e curare i pazienti affetti da COVID ma la sensazione è che non vi sia la percezione della gravità della situazione da parte della popolazione.
Aiutateci ad aiutarvi “.