Sono due i decreti ministeriali accolti con soddisfazione dalla Provincia di Asti dedicati all’edilizia scolastica. Il 13 dell’8 gennaio 2021, che prevede un fondo di 855 milioni di euro stanziato dalla legge di Bilancio 2020, con cui vengono autorizzati interventi di manutenzione straordinaria e efficientamento energetico delle scuole superiori di competenza di Province e Città metropolitane e il recente decreto, firmato il 10 marzo dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che assegna 1 miliardo e 125 milioni per interventi di manutenzione straordinaria alle scuole secondarie di secondo grado.
Risorse importanti che interesseranno anche la Provincia di Asti: dal primo fondo, quello da 855 milioni, saranno destinati alle scuole astigiane circa 2,6 milioni di euro che andranno a finanziare due specifici interventi agli istituti cittadini Itis Artom (300 mila euro per risolvere problemi di infiltrazioni) e all’Iis Castigliano (2,3 milioni di euro per l’adeguamento strutturale ed energetico dell’immobile, con inizio dei lavori previsto nell’autunno del 2022). Si ricorda che al Castigliano sono già in corso interventi strutturali per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro (frutto di un finanziamento del 2017).
Dall’ultimo decreto firmato dal ministro Bianchi, invece, la Provincia di Asti prevede di ricevere un fondo di circa 3,2 milioni di euro. Il presidente dell’ente provinciale, Paolo Lanfranco, commenta: «Queste nuove risorse ci consentiranno, in pochi anni, di mettere a disposizione di insegnanti e studenti del Castigliano una scuola rinnovata e sicura. Al tempo stesso abbiamo deciso di intervenire sull’istituto Artom per risolvere definitivamente problemi annosi di infiltrazioni nei laboratori. La Provincia, solo nell’anno corrente, sta lavorando a interventi straordinari per circa 20 milioni di euro. Questo richiede uno sforzo enorme per i pochi dipendenti dei nostri Uffici, che ringrazio, ma al tempo stesso riafferma il prezioso ed insostituibile ruolo dell’Ente al servizio del territorio e dei cittadini, a partire dai giovani studenti che ne rappresentano il futuro».