Ven. Nov 22nd, 2024

 

«Aprire il primo Hub vaccinale di Confartigianato in provincia di Cuneo è un risultato importante che va a sottolineare la capacità della nostra Associazione di fare squadra e di centrare tempestivamente gli obiettivi prefissati per uscire dall’emergenza sanitaria. Un grazie particolare va dunque alla nostra struttura, coordinata dal direttore Meineri, a Medart (Società di Medicina del Lavoro collegata a Confartigianato Cuneo) che ci ha supportati dal punto di vista tecnico, alle Istituzioni, all’ASL Cn1. Si tratta di un primo passo strategico a favore delle imprese e della loro sicurezza sul lavoro, al quale ne seguiranno a breve altri, affinchè si possa nel più breve tempo possibile porre un freno definitivo alla diffusione del Covid».

Questo in sintesi, l’intervento di Luca Crosetto presidente di Confartigianato Imprese Cuneo durante la conferenza stampa di apertura del nuovo Hub vaccinale inaugurato giovedì 3 giugno nella sede provinciale dell’associazione.

Erano presenti: Luigi Genesio Icardi assessore regionale alla Sanità, Federico Borgna sindaco di Cuneo e presidente della Provincia, Paolo Demarchi consigliere regionale, Giorgio Felici vice presidente di Confartigianato Imprese Cuneo e presidente di Confartigianato Piemonte, Luca Serale assessore comunale alle Attività Produttive, Salvo Brugaletta direttore generale uscente Asl CN1, accompagnato dal suo successore Giuseppe Guerra, attualmente commissario straordinario per l’emergenza Covid.

Nel corso dell’incontro, moderato dal direttore generale di Confartigianato Imprese Cuneo Joseph Meineri, sono emersi alcuni dati significativi che vanno a sottolineare la “potenza di fuoco” delle vaccinazioni impostata nelle ultime settimane sul territorio cuneese.

«La campagna vaccinale – ha evidenziato l’assessore regionale Icardi – sta andando molto bene grazie alla collaborazione di tutti. Nella Granda siamo quasi al 50% di somministrazione della prima dose e i dati sui contagi e ricoveri sono in netto calo. Anche la mortalità sta diminuendo drasticamente. Speriamo che la quarta ondata, se ci sarà, sia meno incisiva».

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