Nelle ultime settimane a livello nazionale sta crescendo l’allarme per i sempre più numerosi incidenti stradali che provocano vittime giovani. La Provincia di Cuneo ha sempre mantenuta alta l’attenzione sulla sicurezza stradale e ogni anno, al suo inizio, pubblica i dati relativi a quello appena trascorso.
Nel 2022 appena concluso sono stati 47 i decessi verificatisi, uno in meno del 2021. Il bilancio – rilevato dall’Ufficio Stampa della Provincia sulla base di fonti giornalistiche – resta drammatico e non è cambiato di molto rispetto all’ultimo decennio che ha totalizzato 455 morti, una media di 45 all’anno.
Nel corso dell’ultimo anno ci sono stati 23 morti in auto, 5 pedoni, 17 in moto, 1 in bici e 1 in quad. Il mese peggiore è stato agosto con 9 morti, di cui 7 motociclisti seguito da ottobre con 7 morti, quasi tutti in auto. Gennaio è stato l’unico senza morti, dicembre ne ha registrato uno solo. Non sono quindi il maltempo invernale o le difficili condizioni del manto stradale la principale causa rilevante degli incidenti che avvengono in maggior parte con la bella stagione. Al contrario, incidono di più l’eccessiva sicurezza di sè, la velocità, le alterazioni psicofisiche, la distrazione da telefonino e in generale la mancanza di prudenza. Gli incidenti sono infatti avvenuti soprattutto di giorno, per spostamenti lavorativi, lungo le strade a maggior scorrimento e negli attraversamenti dei centri cittadini.
I dati non sono confrontabili rispetto a venticinque anni fa, quando sulle strade della Granda ancora senza un’autostrada completamente raddoppiata morivano 138 persone in un solo anno (come il 1998). Poi via via i dati sono scesi in modo costante: 125 morti nel 1999; 122 nel 2000; 115 nel 2001; 116 nel 2002; 116 nel 2003; 105 nel 2004; 83 morti nel 2005; 71 nel 2006; 78 nel 2007; 72 nel 2008; 57 nel 2009; 68 nel 2010; 51 nel 2011; 51 nel 2012; 48 nel 2013; 42 nel 2014; 48 nel 2015; 33 nel 2016; 59 nel 2017; 44 nel 2018; 44 nel 2019; 38 nel 2020; 48 nel 2021.
Un bilancio gravissimo di morti, ma anche di feriti e disabili permanenti che restano fuori dalle statistiche, ma rappresentano una tragedia per le famiglie. Secondo le statistiche pubblicate dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel Rapporto 2022 sull’incidentalità stradale pubblicati nei giorni scorsi la provincia di Cuneo ha avuto oltre quattro morti ogni cento incidenti, più del doppio della media regionale (1,96), due volte e mezzo quella dell’Italia settentrionale (1,72). Cuneo è la peggiore del Piemonte e al 9° posto in Italia per l’indice di mortalità sulle strade. Il bilancio complessivo (4,20 decessi ogni 100 sinistri) è risultato del 2° posto nazionale per mortalità negli incidenti sulle strade urbane (2,98) solo dietro a Bolzano con 3,33 e alla 27° posizione in Italia per mortalità negli scontri sulle strade extraurbane (5,41 vittime ogni 100).