Il Comune di Asti, come ogni anno, celebra la “Giornata della memoria”attraverso una ricca serie di eventi che si concluderanno venerdì 27 gennaio, data simbolo e anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz.
Il primo appuntamento, dedicato agli studenti delle scuole cittadine, si è svolto mercoledì 18 gennaio ed è stato coordinato dalla Fondazione Biblioteca Astense in collaborazione con l’Iis Vittorio Alfieri: una serie di riflessioni sulla Shoah a partire dalla figura di Primo Levi e dalle testimonianze letterarie curate e pubblicate dal professor Giovanni Tesio.
Lunedì 23, martedì 24, mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio, invece, nell’ambito della programmazione di “Teatro Scuola 2023”, organizzato dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo e Teatro degli Acerbi, si tiene lo spettacolo “Guido suonava il violino”. La rappresentazione, scritta e diretta da Patrizia Camatel con Elena Formantici, è liberamente tratta dal racconto “Un violino” di Nicoletta Fasano ed è una Produzione Casa degli Alfieri/ARchivio TEatralita’ Popolare. L’appuntamento è presso lo Spazio Kor, alle 9 e alle 11.
Le celebrazioni termineranno venerdì 27 con il “Festival della Memoria”. Il progetto, curato dall’Associazione “Tre atti nel bicchiere”, in collaborazione con il Liceo Classico di Asti, il Comune di Asti e l’Israt, ripercorre i momenti della deportazione di Primo Levi tratti dal libro “Se questo è un uomo”, portando in scena una lettura teatrale animata dal titolo “Gli occhi di Levi”. Lo spettacolo avrà luogo presso lo Spazio Kor, al mattino alle 10 per le scuole e alle 21 per la cittadinanza.
«Anche quest’anno la Città di Asti ha voluto concentrarsi sul tema della memoria, sull’eredità della Shoah e su come questa sia percepita nella società di oggi – ha commentato l’Assessore alla Cultura Paride Candelaresi. Ci interessa capire lo sguardo dei più giovani su questo delicato momento del Novecento».
«La Giornata della memoria – ha commentato il sindaco Maurizio Rasero – non deve essere una semplice ricorrenza, ma un vero e proprio impegno per il futuro di un nuovo e diverso paradigma culturale».
Foto: Lo Spazio Kor ad Asti