Gio. Nov 21st, 2024

 

Venerdì 26 gennaio il sindaco di Alba Carlo Bo ha incontrato nel suo ufficio in Municipio il “Garante delle Persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale” della Regione Piemonte Bruno Mellano e la Garante comunale di Alba Paola Ferlauto.

Durante l’incontro si è parlato della situazione della Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto” alla luce della lettera del direttore generale reggente del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Massimo Parisi. Secondo quanto comunicato dal Ministero, i lavori dovrebbero terminare entro la fine del 2024 inizio anno 2025.

Il cantiere si sta protraendo più del previsto perché sono emerse altre opere da realizzare per rendere la struttura realizzata negli anni ’80 più sicura e funzionale. Pertanto, oltre ai rifacimenti inizialmente previsti, saranno rifatti il manto di copertura dei fabbricati, la cucina dei detenuti, la zona sottostante al solaio di calpestio del fabbricato, i quadri elettrici, gli impianti di sicurezza. In una seconda fase sono previsti anche i lavori di rifacimento negli uffici della direzione e nella caserma degli agenti di Polizia penitenziaria.

«La vicenda dei lavori nel carcere albese va avanti dal gennaio 2016 – ricorda il sindaco Carlo Bo – La Casa di Reclusione è parzialmente chiusa a causa dell’epidemia di legionella e della conseguente necessità di adeguamento dei reparti di detenzione con il rifacimento degli impianti idrico-sanitario e termici. Nel frattempo, lunedì 12 febbraio incontrerò il nuovo direttore della Casa di Reclusione “Montalto” Nicola Pangallo che ha avuto un incarico stabile alla guida del carcere albese».

«La comunicazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – dichiarano i Garanti Bruno Mellano e Paola Ferlauto – mette nero su bianco i problemi che da tempo, come garanti, conosciamo bene. Sicuramente ci appare un dato positivo la presa in carico di criticità ulteriori rispetto agli impianti idro-termici, soprattutto appare scelta responsabile la previsione di una variante suppletiva prospettata che tenga assieme tutti gli interventi di ristrutturazione all’interno di un nuovo crono programma con un nuovo fine lavori».

 

Foto Gisella Divino

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