Si è conclusa il 31 gennaio scorso a Roddi la stagione 2023/2024 del Tartufo Bianco d’Alba. A simboleggiare la chiusura del periodo di cerca del pregiato fungo ipogeo, la consegna di 250 piante tartufigene – tra querce, pioppi, salici e carpini – all’Associazione Tartufai di Alba, da parte di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Centro Nazionale Studi Tartufo ed Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
Gli alberi sono stati acquistati dall’Ente Turismo, che ha donato all’Associazione dei trifulau albesi il 50% dei ricavi delle vendite di due esperienze turistiche promosse durante i nove fine settimana della 93ª edizione della Fiera: in particolare, l’Alba Walking Tour – Truffle Edition, in collaborazione con i trifulau dell’Associazione Tartufai di Alba, e l’analisi sensoriale del Tartufo Bianco d’Alba promossa con il supporto dei giudici del tartufo del Centro Nazionale Studi Tartufo.
La consegna delle piante – che andranno a implementare l’habitat naturale del tartufo bianco d’Alba in un’area test all’interno del Comune di Alba – è avvenuta al castello di Roddi, con la partecipazione dei rappresentati degli Enti coinvolti nel progetto e del vice presidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso.
«Con il progetto di finanziamento per la piantumazione di piante tartufigene – spiega Mariano Rabino, presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero –, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero affronta un argomento molto delicato per il territorio: quello della “Legacy”, ovvero dell’eredità che lasciamo ai futuri turisti e cittadini. L’abbiamo fatto affidandoci a chi lavora per 365 giorni l’anno sul tema, e quindi al Centro Nazionale Studi Tartufo e ai trifulau».