Gio. Nov 21st, 2024

 

La giornata di martedì 5 novembre, è stata dedicata al ricordo dell’alluvione del 1994 e delle sue vittime a trent’anni da quella tragica notte, tra il 5 e il 6 novembre, quando il Tanaro esondò nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria.

La giornata è cominciata all’insegna delle giovani generazioni. Prima con le esercitazioni di Protezione civile nei quattro Istituti Comprensivi scolastici albesi, dalle materne alle elementari alle medie, con il supporto dei volontari. Anche il sindaco Alberto Gatto ha voluto assistere a una prova di evacuazione in una scuola elementare.

Alle 12, nella Sala Consiglio “T. Bubbio”, è stato poi presentato l’opuscolo realizzato dall’ufficio Protezione civile della Ripartizione Opere pubbliche con il supporto della Fondazione Crc, 1500 copie che saranno distribuite alle classi terze, quarte e quinte elementari, previo corso di formazione per gli insegnanti. L’obiettivo è quello di rendere i bambini più consapevoli e preparati in caso di emergenze.

Alle 18 il ritrovo sotto i portici del Municipio per ricordare le nove persone che hanno perso la vita nel territorio comunale: Caterina Giobergia e Felicita Bongiovanni all’interno della casa di riposo Ottolenghi, Maria Magliano Sobrino e il nipotino Riccardo Sobrino in via Piera Cillario, i coniugi Daniele Vola e Daniela Mascarello dalla ditta Aimeri, Emiliano Rossano di Macellai nella zona del ponte nuovo della tangenziale di Alba, i coniugi Carmine Iannone e Maria Di Paola di Nichelino sulla tangenziale di Alba. Dopo la commemorazione, introdotta dall’Assessore all’Ambiente Roberto Cavallo, alla presenza della Giunta e di diversi Consiglieri comunali, dei Sindaci del territorio in fascia tricolore, oltre a tutte le realtà di Protezione civile, il gruppo si è spostato sul ponte albertino sul Tanaro in corteo per il lancio della corona con nove rose bianche, una per ogni vittima.

In serata si è tenuto l’incontro a cura dell’Associazione Radioamatori Italiani sezione “Ugo Preti” di Alba con i radioamatori che hanno contribuito ad assicurare i collegamenti radio nei giorni dell’alluvione.

Il sindaco Alberto Gatto dichiara: «Abbiamo un debito incancellabile con le persone che hanno perso la vita quel giorno e con le loro famiglie e vogliamo continuare a farle vivere almeno attraverso il nostro ricordo. Voglio citare anche Enzo Demaria, scomparso due anni fa, sindaco dell’emergenza e della ricostruzione, supportato da tanti volontari e cittadini. Allora non c’era la Protezione civile, non c’erano le opere di difesa spondale e il sistema di manutenzione che esiste oggi. Tutte le Amministrazioni comunali che si sono succedute da allora hanno lavorato per rendere la città più sicura. Tanto è stato fatto, come si è visto anche durante la piena del Tanaro nel 2016, e tanto bisogna continuare a fare, a partire dalla sensibilizzazione e formazione delle generazioni più giovani».

Sempre nell’ambito della commemorazione, sabato 9 novembre alle 16.30 nella Sala del Consiglio “Teodoro Bubbio” nel Palazzo Comunale premiazioni e riconoscimenti ai volontari e la Protezione Civile a 30 anni dall’alluvione, a cura del Comune di Alba. Alle 18 nella cattedrale la Messa in ricordo delle vittime officiata dal vescovo monsignor Marco Brunetti.

Domenica 10 alle 17 nel Teatro sociale Busca un concerto per ricordare, con l’Orchestra a Fiati “Antica Musica del Corpo Pompieri di Torino 1882” a cura del Comando Vigili del Fuoco di Cuneo.

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