L’edizione 2024 della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, la 94ª, si è conclusa, confermandosi ancora una volta come un appuntamento di riferimento mondiale, unico per storicità, durata, garanzie offerte e ricaduta economica, con la capacità di rinnovarsi a ogni edizione.
Il tema “Intelligenza naturale”, che ha esplorato il rapporto tra tecnologia e natura, ha affascinato migliaia di visitatori – circa 90.000, in linea con la passate edizioni –, unendo riflessioni sul futuro alle suggestioni regalate dal Tuber magnatum Pico, in un’edizione che ha visto un andamento inedito nello sviluppo dell’offerta durante la stagione, che ha stimolato ancor di più il dibattito sulla necessità di agire per la manutenzione degli ambienti tartufigeni e la piantumazione di nuove alberi.
Un dato più che significativo riguarda la provenienza dei visitatori della manifestazione: a varcare la soglia del Mercato mondiale del Tartufo Bianco d’Alba – all’interno del Cortile della Maddalena, unitamente alla rassegna Albaqualità, con un allestimento del tutto rinnovato – sono arrivati turisti da 70 Paesi nel mondo, sfiorando il 70% di partecipazione di stranieri alle esperienze proposte dalla Fiera (cooking show in particolare, sempre andati sold out).
Tra i Paesi che hanno fatto registrare presenze importanti – oltre al turismo di prossimità da Svizzera, Germania, Francia e dal consolidato mercato europeo –, a fare la parte del leone sono stati gli Usa.
Tanti i viaggiatori da Corea del Sud e Giappone, con presenze anche da Hong Kong e Taiwan, Australia, Brasile e Repubblica Sudafricana, per citare i principali. Grande successo anche per la Scuola di cucina al Castello di Roddi, i laboratori del gusto e gli Atelier della pasta by Fantolino in Sala Fenoglio, apprezzatissimi dal pubblico statunitense, le analisi sensoriali del Tartufo Bianco d’Alba al Mudet e le wine tasting.